Quasi il 60% della popolazione mondiale non ha informazioni sufficienti: ai ragazzi il compito di colmare il gap. Lanciata la One Ocean Young Challenge, sfida creativa multidisciplinare per mobilitare i giovani alla salvaguardia degli oceani
Parte da Milano il primo format destinato ai ragazzi delle scuole superiori per informare, educare e sensibilizzare i giovani riguardo all’impatto del mare sulle nostre vite e delle nostre vite sul mare. Al Piccolo Teatro Strehler si è tenuto oggi, a pochi giorni dalla conclusione della Cop26, il primo One Ocean Summit Young, iniziativa di One Ocean Foundation patrocinata dal Comune di Milano per promuovere un cambiamento educativo blu.
“I giovani – ha dichiarato la Vicesindaco e Assessora all’Educazione Anna Scavuzzo – stanno mostrando grande attenzione ai temi del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Occorre sensibilizzarli anche alla tutela del mare e dell’oceano, vista l’importanza che questo riveste per la vita sulla terra. La salvaguardia dei mari è uno degli
obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu, su cui dobbiamo lavorare tutti: abbiamo meno di dieci anni davanti a noi. Milano è una città che ha il segno dell’acqua nel suo DNA e per questo ci uniamo alla promozione di compagna come queste che devono partire dalle scuole superiori e arrivare fino alle università. Per realizzare – e negli atenei milanesi già sta accadendo – importanti progetti di ricerca”.
Direttamente o indirettamente, tutti dipendiamo dal mare e dagli oceani. Sono il principale regolatore del clima globale, ospitano un’enorme biodiversità e sono fondamentali per la salute umana e la sicurezza alimentare. Un ruolo cruciale che, a causa delle pressioni esercitate dall’uomo, è stato già sottoposto a cambiamenti pervasivi.
L’acidità degli oceani è aumentata del 30% dall’era preindustriale a oggi 1, causando un cambiamento della chimica marina che a lungo termine avrà un impatto su molte funzioni biologiche e fisiche. Per l’inquinamento da plastica nel solo Mar Mediterraneo si stima che siano immesse annualmente 17.600 tonnellate di plastica 3, con gravi conseguenze per l’ecosistema marino e le specie che vi abitano.
“E’ tutto incredibilmente interconnesso: la pioggia che cade su Milano proviene da grandi perturbazioni originatesi sull’Oceano Atlantico”, ha ricordato Sandro Carniel, Dirigente di Ricerca presso l’Istituto di Scienze Polari del CNR di Venezia. “Ecco perché il mare inizia da dove ci troviamo noi, indipendentemente da quali possono essere le coordinate geografiche. Ed ecco perché proteggere il mare è un impegno che spetta a ciascuno di noi”.
Quanto sono consapevoli dell’importanza e della fragilità dell’oceano i giovani italiani?
Il 54% dei ragazzi tra i 16 e i 35 anni dichiara di essere estremamente preoccupato per il cambiamento climatico 3, a conferma della crescente attenzione delle nuove generazioni verso la sostenibilità. È però vero che spesso manca una conoscenza piena degli impatti che il cambiamento climatico comporta, non solo sul suolo ma anche sull’oceano, come l’aumento delle temperature dell’acqua, della salinità e dell’acidificazione. A livello globale, considerando la popolazione che va dai baby boomers alla generazione Z, emerge che quasi il 60% non dispone di informazioni precise sull’inquinamento degli oceani e, in particolare, sull’impatto sul mare dell’inquinamento chimico 4. Per un futuro realmente sostenibile è quindi fondamentale informare e sensibilizzare fin da giovani i
cittadini di domani, promuovendo progetti formativi basati sul 14o SDG per la salvaguardia degli oceani, dei mari e delle risorse marine.
Una necessità di consapevolezza portata avanti con forza anche dalle Nazioni Unite, che con il 2021 hanno aperto il “Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile”, con l’obiettivo proprio di capire l’importanza vitale del mare e di creare una “Generazione Oceano”.
Partendo dalla consapevolezza che solo ciò che si conosce si può migliorare, il One Ocean Summit Young ha l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni per aumentare la loro consapevolezza sul ruolo ambientale, sociale ed economico dell’oceano e per educarle all’importanza della tutela dei mari per il nostro futuro.
A intervenire in questa giornata dedicata ai giovani sono stati scienziati, ricercatori e atleti di sport acquatici, che hanno presentato i risultati dei loro lavori, mostrato le condizioni degli oceani e parlato di ciò che auspicano per un futuro migliore.
Il dibattito “Giovani e mare”, alimentato dalle domande rivolte dalle scuole e guidato da Giorgio Brizio, attivista per i diritti e l’ambiente dei Fridays for Future, è stato poi occasione di confronto riguardo alla conservazione del mare e alle azioni necessarie per tutelarlo. I giovani sono stati protagonisti anche con la creazione della Carta
#Milanoperilmare, che ha raccolto le loro idee per salvaguardarlo.
A conclusione del Summit è stata lanciata la One Ocean Young Challenge, una sfida multidisciplinare e creativa rivolta agli studenti delle classi III, IV e V delle scuole superiori del Comune di Milano. Gli studenti, che potranno partecipare alla Challenge singolarmente o in gruppi fino a sei partecipanti, diventeranno così protagonisti del
cambiamento raccontando la propria visione e interpretazione del ruolo del mare nelle nostre vite.
Al termine del concorso una giuria formata da esperti, scienziati, artisti e giornalisti, eleggerà e premierà un vincitore per ognuna delle tre categorie in cui si articola la challenge: “Mare e Scienza”, la proposta di uno studio scientifico semplice e attuabile; “Mare e Arte”, la presentazione visiva attraverso qualsiasi tecnica artistica dell’influenza del mare sulle nostre vite e, infine, “Mare e Parole”, racconto sotto forma di blog
dell’importanza degli oceani e il ruolo dei giovani nella loro tutela.
“Un futuro migliore in cui il mare e le risorse marine siano tutelate e rispettate. Questa è la nostra speranza, che per diventare presto realtà ha senza dubbio bisogno del sostegno dei giovani: i ragazzi giocheranno un ruolo cruciale nel custodire questo vitale patrimonio blu che sono i nostri oceani. Da qui la volontà e l’importanza di diffondere consapevolezza su queste tematiche tra gli studenti, grazie al primo One Ocean Summit Young e alle iniziative, sempre dedicate alle scuole, che seguiranno”, ha commentato Riccardo Bonadeo, Vicepresidente di One Ocean Foundation.
A questo primo One Ocean Summit Young, introdotto dal saluto del Vicesindaco e Assessora all’Istruzione del Comune di Milano Anna Scavuzzo, dal Prefetto di Milano Renato Saccone e dal Vicepresidente di One Ocean Foundation Riccardo Bonadeo, sono intervenute ulteriori personalità di rilievo impegnate nella salvaguardia dei mari, qui indicate in ordine alfabetico: Furio Benussi – Velista professionista e Ambassador One Ocean Foundation; Ginevra Boldrocchi – Scientist One Ocean Foundation; Sandro Carniel – Dirigente di Ricerca presso Istituto di Scienze Polari del CNR di Venezia, Membro comitato scientifico OOF, Head of Reserch Division CMRE; Davide Carrera – Apneista e Ambassador One Ocean Foundation; Arianna Liconti – Marine Education Project Manager per One Ocean Foundation; Chiara Obino – Apneista; Mauro Pelaschier – Velista professionista e Ambassador One Ocean Foundation; Max Sirena – Team Director Luna Rossa Prada Pirelli e Ambassador One Ocean Foundation.
Gli Istituti di Milano, città e Area Metropolitana, coinvolti nel Summit sono stati: Liceo Classico Giosue’ Carducci, Liceo Virgilio, Istituto Cavalieri, ITCS Primo Levi Bollate, ITSOS Albe Steiner, IIS Bertatelli Ferraris, Liceo Scientifico Luigi Cremona, Liceo Statale Erasmo da Rotterdam, IIS Lagrange.