Pubblichiamo con grande piacere una email ricevuta da Sergio Picone. Ricordate chi è? E’ colui che al Salone Nautico di Genova con molta educazione ma fermezza stazionò di fronte al pontile dove Dufour esponeva le proprie barche, per denunciare una situazione assurda definibile truffa. Infatti Picone pagò 369.000 euro una barca su ordinazione che non ha mai avuto. Nella lettera Picone ringrazia SailBiz che con quell’articolo ha indotto altra stampa specializzata ad occuparsi di lui.
“Salve sono Sergio Picone e da tempo non so come ringraziarVi, infatti volevo segnalarVi che su Vela e Motore di agosto mi hanno dedicato ue pagine di inchiesta e con un richiamo in copertina e questo probabilmente anche grazie a Voi e a chi come Voi ha in qualche modo cercato di supportarmi come per esempio Il giornale di Feltri, i forum, etc,… Purtoppo nulla e’ cambiato anzi la Dufour pur consigliata diversamente dai suoi avvocati non intende nemmeno trovare un accordo, poiche’ conta di portare la causa in Francia pertanto io mi appresto alla stessa protesta sia a Cannes che a Genova!
Grazie ancora
CORDIALI SALUTI
Sergio“
Purtroppo il cantiere sembra mostrarsi completamente indifferente e a detta di Picone menefreghista, infatti continuerà la protesta con la stessa modalita’ a Cannes nel mese di settembre. Non possiamo che augurarci che la Dufour non ripeta lo spiacevole gesto di Parigi in cui fece buttare fuori Picone dal Salone in quanto non gradito. Effettivamente 369mila euro per una barca fantasma e’ un troppo!!
Noi invitiamo Sergio a non rassegnarsi e i nostri lettori al Salone di Genova di manifestare la propria solidarietà per la beffa ricevuta da Picone.
Ovviamente siamo disponibili a pubblicare una replica del cantiere ma per adesso tifiamo Italia.
Di seguito l’articolo pubblicato allora su SailBiz: Truffa “in scena” al Salone -13 ottobre 2009