Interessante articolo di Pietro Lambertini pubblicato oggi su Il Centro che affronta la questione posti barca a Pescara e che rileva la terza posizione di Pescara in Italia. La classifica dei posti barca è interessante anche per capire la geografia della disponibilità in un Paese con 8000km di coste.
di Pietro Lambertini – Il Centro del 17 agosto 2010
PESCARA. Sono 950 posti barca più un centro commerciale con 14 negozi e uno spazio espositivo di 6.650 metri quadrati a fare del porto turistico Marina di Pescara la terza struttura in Italia dopo Savona e Napoli. Il piano della Camera di commercio, azionista unico del porto turistico, è cercare
l`oro degli yacht perché il turismo della nautica non conosce crisi.
Dei 950 posti barca, più di settecento sono di proprietà mentre gli altri sono usati per l`ormeggio quotidiano a prezzi da 24 a 225 euro al giorno.
«Per la Camera di commercio», spiega il presidente Daniele Becci, «il porto turistico è un volano per il turismo ma è anche un punto di partenza per lo sviluppo urbanistico di Pescara».
IL MOSTRO DELL`EX COFA Per Becci, il Marina di Pescara può crescere ma deve fare i conti con la barriera formata dai ruderi dell`ex mercato ortofrutticolo, un mostro di cemento cadente e amianto che si sbriciola tra il ponte del Mare, la casa degli yacht e la riviera con la pista ciclabile.
La Camera di commercio tratta per acquistare l`ex Cofa dalla Regione Abruzzo: un affare da 10 milioni 240 mila euro. «Con la proposta di acquisto dell`ex Cofa», spiega Becci, «l`obiettivo è potenziare il porto turistico e, insieme, riqualificare una zona di degrado che ha bisogno di sviluppo soprattutto dopo la costruzione del ponte del Mare e la riqualificazione della riviera di Porta nuova. Qui, deve nascere la nuova Pescara», sostiene Becci, «un`area che ha l`ambizione di intercettare risorse per ridare slancio all`economia della città con un turismo qualificato».
IL POLO FIERISTICO Alla clientela degli yacht che pretende servizi ed è disposta a pagarli, Becci vuole aggiungere un polo fieristico: «Il padiglione per convegni e piccoli appuntamenti fieristici va potenziato ma questo è possibile soltanto sfruttando l`ex Cofa. Se i pescaresi non hanno vissuto fino in fondo una struttura di qualità come il porto turistico, la responsabilità è dell`ostacolo ex Cofa: i pescaresi si sono assuefatti al degrado ma chi viene per la prima volta in città capisce che c`è un meccanismo che non funziona: puntare sul turismo di qualità una svolta rispetto al passato».
«NO ALL`ELIPORTO» Per comprare l`ex Cofa, la Camera di commercio ferma il progetto del predecessore di Becci, Ezio Ardizzi, di costruire un eliporto sul mare: «Ritengo più importante investire sull`ex Cofa, abbattendo una barriera non solo per il porto turistico ma per Pescara». Le parole d`ordine sono «incrementare i servizi per essere competitivi»: «Accanto al polo fieristico», dice Becci, «è necessario un albergo perché chi arriva a Pescara e non vuole dormire in barca o è impegnato in appuntamenti di lavoro deve avere la possibilità di accedere a un struttura ricettiva. Per esempio, imprenditori e autorità arrivati per la fiera Mediterranea anche da Brasile, Serbia e Bosnia, sono stati spalmati sugli alberghi della città mentre è necessario creare un polo intorno al porto turistico sfruttandone l`ubicazione favorevole con l`asse attrezzato che entra nel porto».
IL FUTURO A PORTA NUOVA Secondo Becci, il futuro di Pescara guarda a Porta nuova: «Un luogo di grande interesse per gli operatori dell`edilizia sarà l`area prospiciente al Marina di Pescara. La zona che dal porto canale arriva allo stadio Adriatico è una parte della città nella quale Pescara avrà il suo compimento: si tratta di una zona degradata che andrà riqualificata con lo sviluppo dell`edilizia residenziale puntando a una fascia medio-alta, lo stesso tipo di mercato che ha fatto di Pescara un`area immobiliare attraente. Sarà compito degli imprenditori», avverte Becci, «trovare un compromesso tra le giuste soluzioni architettoniche e gli indirizzi urbanistici per un`alta qualità della vita».
I FONDALI La concorrenza al Marina di Pescara arriva dalla Croazia: «Le coste sono rocciose e i fondali più capaci», spiega che Becci, uno che ha cominciato a fare i conti anche con il dragaggio. «Sì, il porto turistico soffre i fondali bassi e non può avere un solo corridoio d`ingresso. C`è la necessità una programmazione annuale dei lavori, non ci si può ricordare del problema all`inizio dell`estate». Becci parla «dell`estate del rilancio per il porto turistico»: una stagione di appuntamenti, intitolata Estatica, che si conclude il 28 agosto con il concerto di Samuele Bersani.
Dopo la polemica per i due milioni di euro di debiti trovati in bilancio, Becci dice: «Guardiamo avanti, siamo in attesa di conoscere il piano industriale del Marina di Pescara: più entrate, taglio dei costi e investimenti per avere un ritorno nel breve e lungo periodo».
TARIFFE ANNUALI TARIFFE GIORNALIERE
PORTO |
P. barca |
8 metri |
20 metri |
130 metri | 8 metri |
20 metri |
30 metri |
Porto turistico di Pescara | 950 | 2.286 | 11.000 | 18.070 | 24,17 | 125 | 225 |
Marina di Stabia (Na) | 1.400 | 3.750 | 16.790 | 30.660 | 30/70 | 51/207 | 93/378 |
Marina di Loano | 1.050 | 3.157 | 10.380 | 17.460 | 20.5 | 61 | 146,5 |
Porto turistico di Roma | 794 |
3.340 | 14.580 | 36.288 | 17-35 | 60-130 | 140-350 |
Marina di Ragusa | 723 | 2.500 | 10.000 | 16.500 | 14-41 | 59-209 | 84-459 |
Marina di Brindisi | 638 |
1.800 | 9.800 | 18.800 | 13-17 | 74-97 | 142-187 |
Marina di Porto Rotondo | 586 |
4.687 | 20.930 | 38.220 | 4-81 | 15-333 | 270-609 |
Porto Tur. di Jesolo (Ve) | 488 |
2.625 | 10.250 | 28.000 | 42 | 145 | 430 |
Porto dell`Etna (Ct) | 366 | 3.100 | 9.900 | 17.850 | 17.50-42,50 | 85-210 | 185-415 |
Marina di Capri (Na) | 310 |
5.470 | *36.070 | *36.070 | 40-135 | **140-450 | 430-880 |
Dati in euro – *in darsena per le imbarcazioni oltre i 18 metri – **Tariffa per 18 metri ***Tariffa per 9 metri
Il Centro – di Pietro Lambertini