L’emergenza coronavirus ha imposto nuove abitudini, come l’utilizzo delle mascherine per proteggerci dalla diffusione del Covid. Ma l’utilizzo di questi importanti dispositivi per salvaguardare la salute ha inevitabilmente aggravato un grande problema: l’inquinamento del mare. E’ così che Marevivo, l’associazione ambientalista impegnata nella tutela del mare e delle sue risorse, e Reimiro, un progetto di conscious knitwear, hanno deciso di dar vita alla campagna “Insieme per il mare”, con la realizzazione di mascherine riutilizzabili e sostenibili.
Mascherine e inquinamento del mare
Ma partiamo da alcuni dati. Secondo quanto calcolato, 1,56 miliardi di mascherine hanno inquinato gli oceani di tutto il mondo nel 2020. Queste mascherine impiegheranno fino a 450 anni per disintegrarsi, trasformandosi in microplastiche dannose per gli ecosistemi marini. Ma non solo. Si stima che per tutto il 2020 siano stati trattati come rifiuti indifferenziati tra le 160mila e le 440mila tonnellate di dispositivi anti Covid. Se solo l’1% delle mascherine utilizzate in un mese venisse smaltito in maniera non corretta, si avrebbero 10 milioni di mascherine al mese nell’ambiente.
Tutti dati questi che fanno ben capire l’urgenza di affrontare il problema dell’impatto ambientale delle mascherine, che sono un oggetto indispensabile, ma anche potenzialmente dannoso per i nostri mari, se smaltito in modo non corretto.
Il progetto “Insieme per il mare”
Partendo proprio da questi dati è nato il progetto “Insieme per il mare”, che vede la collaborazione tra Marevivo, associazione onlus che da trentacinque anni si batte a difesa del mare e delle sue risorse, e Reimiro, un progetto di conscious knitwear nato con l’obiettivo di offrire accessori sostenibili per l’uso quotidiano. Nell’ambito del progetto “Insieme per il mare”, il cui obiettivo è la salvaguardia dell’ambiente e della salute dell’uomo, sono state realizzate le mascherine riutilizzabili e sostenibili.
Mascherine riutilizzabili e sostenibili, come sono fatte e dove acquistarle
Le mascherine riutilizzabili e sostenibili Reimiro sono state sviluppate lo scorso marzo con l’obiettivo di limitare l’inquinamento causato dalla dismissione delle mascherine usa e getta. Le mascherine che portano il logo Marevivo, come tutte le Reimiro, sono realizzate con filati di recupero (fondi magazzino e “fine-rocca”), sono lavabili ad alte temperature e riutilizzabili. Inoltre, benché non si qualifichino come veri e propri presidi sanitari, i trattamenti antimicrobici e filtranti a cui sono sottoposte garantiscono la massima protezione.
Nel dettaglio, il team Reimiro ha testato diverse soluzioni e trattamenti antimicrobici e filtranti per garantire la massima protezione. Il modello ITI+ è caratterizzato dai trattamenti VIRALOFF e Perfloro FPU: ViralOff è il trattamento che riduce del 99% i virus che si depositano sulla mascherina nell’arco di due ore, Perfloro FPU è il finissaggio che rende le mascherine idro e oleorepellenti, evitando dunque che i droplets possano depositarsi. Entrambi i trattamenti sono testati e non causano danni alla persona o all’ambiente e resistono senza perdere efficacia a 10 lavaggi, dopo 30 vi è un leggero decadimento. Si consigliano lavaggi a 40 gradi.
Le mascherine riutilizzabili e sostenibili “Insieme per il Mare”, con entrambi i loghi Marevivo e Reimiro, possono essere acquistate on line sul sito reimiro.com/home#menushop. Per ogni mascherina acquistata, Reimiro donerà 1 euro a Marevivo. Questa donazione comprenderà sia le mascherine del progetto “Insieme per il Mare” che tutte le altre ITI+ per questo primo drop.