Dal diario di bordo di Marco Nannini su UniCredit. Nonostante qualche delusione legata alle scelte meteo il morale è alto. “La giornata di ieri e’iniziata come una delle piu’ belle di tutta la mia Route du Rhum, passato il fronte uscito dai venti leggeri ho finalmente trovato aria e lanciato UniCredit a velocita’ mozzafiato con un nuovo personal best in s solitaria di 22 nodi, quando con lo spinnaker piccolo ancora su mi ha raggiunto un groppo con 35 nodi, sono riuscito perfino a filmare una surfata spettacolare, se riesco inviero’ il video nei prossimi giorni.
Al finire del giorno il vento e’ girato e quando ho provato ad issare il fiocco piccolo si e’ incattivita la drizza in una maniera assurda, ero gia’ pronto all’idea di dovermi arrampicare ma il mare era troppo agitato, ho dovuto brigare per ore in cui ero lento e fuori rotta finche alla fine con un po’ di fortuna sono riuscito a sbloccare la drizza, vela in acqua, tanta fatica… da li son ripartito, vento calato nel frattempo ed e’arrivata una pioggia torrenziale senza vento, solo molti anni fa proprio ai caraibi avevo visto cosi’ tant’acqua tutta insieme, all’orizzonte lampi, per fortuna abbastanza lontani.
Con il continuo cambiare delle condizioni ci e’ voluto tanto sforzo dopo la briga del fiocco, e ad un certo punto ero letteralmente esausto, avevo dato tutto quello che avevo ed ho dovuto a tutti i costi cercare di dormire visto che stavo iniziando a fare errori e cavolate segno che non pensavo piu’ correttamente, ho fatto un capitombolo in pozzetto ma per fortuna non mi sono fatto male, ho perso una drizza di spi per pura disattenzione… man mano nella notte e questa mattina ho fatto molti brevi sonni sino a ritornare in me, peccato in uno di questi il pilota si e’ disinserito e ho passato mezz’ora alla cappa fermo, ma io troppo esausto non me ne sono accorto e non mi sono svegliato.
A parte questo low point tutto procede bene, mancano ancora 1200 miglia quindi non esattamente una scampagnata. Il caldo qui e’ asfissiante, sono a torso nudo in mutante e non saprei cosa darei per uno di quei gelati al limon di cui canta Paolo Conte.
Ho fatto un po’ di belle foto e un video durante una planata incredibile, cerchero’ di inviarlo ma si fa fatica coi file grossi.
Finalmente posso dirlo, un saluto dai tropici.”