Qual è lo stato di salute del mercato della nautica da diporto? Cosa è accaduto nel 2020, l’anno in cui è scoppiata l’emergenza coronavirus? E cosa attendersi dal 2021? A fornire un interessante quadro della situazione è la terza edizione di “Monitor”, il rapporto statistico realizzato dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica con la collaborazione di Fondazione Edison e Assilea e il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“La pubblicazione della nuova edizione di Monitor, nell’ambito della collana ‘La Nautica in Cifre’, è un momento importante per il mercato”, ha affermato Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica. Sottolineando: “Monitor, infatti, offre un quadro puntuale dello stato di salute del mercato nautico italiano, fotografando in maniera dettagliata la situazione a metà dell’anno nautico. Consideriamo un valore fondamentale sostenere gli imprenditori del settore, consentendo loro di operare con piena consapevolezza di dati e tendenze, a maggior ragione in un periodo di grande complessità come quello che stiamo vivendo”.
Grazie a questo rapporto, gli operatori di settore possono approfondire i trend di mercato aggiornati e ufficiali a metà dell’anno nautico, con indicazioni sullo stato dell’industria nautica per l’anno appena concluso e sulle tendenze di settore per quello in corso. Possono capire dunque cosa attendersi dalla nautica da diporto 2021, attraverso le stime elaborate dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica e le analisi di mercato internazionali raccolte da Icomia – International Council of Marine Industry Associations.
La pubblicazione integra inoltre il quadro della situazione economica e congiunturale italiana e internazionale a cura di Fondazione Edison, l’analisi Assilea dei dati 2020 sul leasing nautico e l’andamento degli ordini del segmento superyacht. Il rapporto infine contiene l’analisi dello stato del diporto nautico italiano, elaborato sulla base dei dati ufficiali 2019 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti relativi alle immatricolazioni, ai posti barca e alle patenti nautiche.
Dal sito web www.lanauticaincifre.it è possibile scaricare tutti i rapporti della collana “La Nautica in Cifre” pubblicati negli ultimi vent’anni.
Andamento mercato nautico 2020
Qual è stato l’andamento del mercato nautico nel 2020? Una risposta a questa domanda arriva dai risultati del questionario statistico relativo all’andamento del fatturato nautico presentato nel corso dell’Assemblea Generale di Confindustria Nautica dello scorso dicembre sulla base delle previsioni di chiusura dei bilanci 2020. L’indagine è stata condotta dall’Ufficio Studi sulla base di un campione significativo di aziende Associate e ha confermato le indicazioni qualitative emerse alla conclusione della stagione nautica. Di particolare evidenza la dicotomia tra la componente industriale e quella delle imprese del turismo nautico.
Per quanto riguarda il settore delle unità da diporto, il 44% del campione ha indicato una crescita di fatturato e il 41% ha stimato una contrazione. Sul fronte dei segmenti merceologici degli accessori e dei motori, la fascia di riduzione di fatturato risulta percentualmente simile a quella della cantieristica, mentre quella di stabilità raggiunge il 35%, con la conseguente erosione di una quota di quella di crescita di fatturato. Dati che indicano una possibile chiusura del 2020 per l’industria nautica su livelli di fatturato globale analoghi a quelli dell’anno precedente, intorno a 4,8 miliardi di euro.
Andando ad analizzare il turismo nautico e il suo indotto è possibile registrare tutte le difficoltà derivanti dagli effetti della pandemia sugli spostamenti internazionali, con la mancanza di clientela extra Ue nel Mediterraneo. Il 57% del campione ha segnalato una riduzione di fatturato per la portualità e i servizi, un valore che arriva all’82% per il segmento del charter nautico, con due imprese su tre che indicano una contrazione del volume di affari superiore al 20%.
Andamento del mercato nautico, cosa attendersi nel 2021?
Per quanto riguarda l’andamento del mercato nautico nell’anno in corso, le imprese dell’industria nautica sembrano dimostrare una maggiore fiducia rispetto al 2020. In particolare, per il settore delle unità da diporto oltre due aziende associate su tre indicano una crescita rispetto al precedente anno nautico, con soltanto il 7% del campione che indica invece una possibile contrazione.
Per quanto riguarda il segmento accessori/motori, il 41% del campione segnala una crescita e il 49% una stabilità. In merito alle attività legate al turismo nautico, si registra una distribuzione più positiva rispetto al consuntivo 2020: sul fronte di marina e servizi, il 44% segnala una crescita e il 50% una stabilità; sul fronte del charter, il 50% indica una crescita e il 26% una stabilità. Soprattutto per quanto riguarda il charter, i dati si riferiscono a un confronto con la peggiore stagione degli ultimi 20 anni ed è chiaro che comunque una previsione di crescita non potrà corrispondere a un ritorno ai livelli pre Covid.
Superyacht, Italia leader mondiale nella produzione
Buone notizie per l’Italia sul fronte della produzione dei superyacht. Secondo quanto emerso dal Global Order Book, l’industria italiana è al vertice per gli ordini delle unità superiori a 24 metri, con 407 yacht in costruzione su un totale di 821 a livello globale. Per il nostro Paese si tratta del maggiore numero di ordini registrato nel Global Order Book dal 2009 in poi. Nello specifico, la quota italiana rappresenta poco meno della metà degli ordini mondiali, raggiungendo il 49,6% del totale, con un incremento di 9 unità rispetto al 2020, corrispondente a una crescita dello 0,3%. Turchia e Paesi Bassi seguono nella classifica con, rispettivamente, 76 e 74 ordini.
Leasing nautico, i dati del 2020
Sul fronte del leasing nautico, nel 2020 il volume di stipulato è tornato a crescere, raggiungendo un valore dei contratti complessivo pari a 593,7 milioni di euro, il 15,9% in più rispetto al 2019. Il sotto comparto della nautica da diporto continua a ricoprire la quota predominante del leasing nautico complessivo, pari al 96%, registrando un incremento sia in numero che in valore.