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Olimpiadi vela, a Tokyo 2020 è oro per l’Italia con Tita e Banti

Quinto oro e ventinovesima medaglia olimpica per l’Italia alle Olimpiadi di Tokyo 2020. La coppia azzurra composta da Ruggero Tita e Caterina Marianna Banti ha vinto la medaglia d’oro nella vela, classe Nacra 17.

Tokyo 2020 Olympic Sailing Competition

Per la vela italiana l’ultimo oro risale a Sydney 2000, nel windsurf Mistral con Alessandra Sensini. Tita e Banti hanno chiuso la Medal Race finale in sesta posizione (qui i risultati). A bordo del loro catamarano misto foiling Nacra 17 sono riusciti a mantenere il vantaggio sugli inglesi, che hanno conquistato l’argento. Il bronzo è andato ai tedeschi.

Un importante e grande risultato per l’Italia nella vela di queste Olimpiadi. Il catamarano misto foiling Nacra 17 di Ruggero Tita e Caterina Marianna Banti ha fatto sognare. Si tratta del primo oro “misto” vinto dall’Italia nelle Olimpiadi. La coppia azzurra, che ha conquistato anche il titolo di Velista dell’Anno Fiv 2021, dopo 21 anni riporta la vela italiana sul gradino più alto del podio olimpico.

Rilasciando i primi commenti ai microfoni della Rai, Ruggero Tita e Caterina Marianna Banti hanno detto: “Siamo stati super coordinati e super sincronizzati”. E hanno spiegato: “Siamo andati in barca senza pensare alla medaglia. Il campo si adattava bene alle nostre peculiarità. Ha pagato la costanza in tutte le regate. Ha pagato tutto quello che abbiamo fatto in questi cinque anni. E’ una grande emozione, siamo contenti”.

Ruggero Tita, Gabriele Bruni, Caterina Marianna Banti

Ruggero Tita, Gabriele Bruni, Caterina Marianna Banti. Foto: Facebook Gabriele Bruni

 

Sulla propria pagina Facebook, il tecnico Gabriele Bruni, ha scritto:

“Alcuni numeri di questa medaglia d’oro!
Siamo stati in mare 200 giorni l’anno per 5 anni.
4.400 ore di allenamento
70.000 virate
55.000 strambate
11.000 miglia percorse in mare (circa 24 volte la distanza tra Palermo e Genova)
2 Campionati del mondo
3 Campionati Europei
58 podi in coppa del mondo
Caldo, freddo, sole, pioggia, vittorie, sconfitte, mal di schiena.
Guardare il vento e cercare di capire come si muove sull’acqua, guardare le vele e cercare di dargli la forma giusta, guardare gli atleti e cercare di farli diventare consapevoli e forti.
Adesso che siamo nell’Olimpo mi rendo conto che tutto questo è stato indispensabile.
Ruggero e Caterina sono stati perfetti!
Dedico questo mio successo ai miei Genitori, alla mia famiglia che mi ha visto poco in questi anni ed al mio amico Massimo che non tutti voi conoscono, al quale auguro di tornare presto in mare.
Tra pochi giorni sarò nella mia Palermo, sono stanchissimo ma felice.
Forza Italia, abbiamo fatto tutto questo per Te!
Arigatò Giappone! Avrò tanto da raccontare di te ai miei figli!”.

Ruggero Tita, classe 1992, è nato a Rovereto. Dopo l’esperienza di Rio 2016 sul 49er assieme a Pietro Zucchetti, il 29enne finanziare ha gareggiato nelle acque di Enoshima in equipaggio con Caterina Banti nella classe Nacra 17. Come si legge su tokyo2020.coni.it: “Il timoniere trentino è stato tra i primi a mettersi in gioco sui foil al punto da abbandonare il veloce skiff e avventurarsi sul catamarano misto. In Caterina ha trovato il suo alter ego velico e un affiatamento sin da subito vincente. Al primo anno assieme si sono laureati campioni europei mentre nel 2018 hanno letteralmente dominato la scena internazionale: oro mondiale, oro europeo (il terzo titolo continentale è arrivato nel 2020), vittoria delle World Cup Finals e carta olimpica”.

Caterina Marianna Banti, classe 1987, è nata a Roma. Come si legge su tokyo2020.coni.it: “Salita su una barca a vela all’età di 13 anni durante un corso estivo, Caterina si è poi dedicata ad altri sport: scherma, equitazione e danza classica privilegiando lo studio all’attività agonistica laureandosi in Studi Orientali con 110 e lode. Solo verso i 20 anni, assieme a suo fratello, è tornata a veleggiare e quando nel 2017 è salita in barca con Ruggero non ha più smesso di vincere. Nel 2018, oltre a qualificare l’Italia a Tokyo, ha vinto titolo mondiale, il secondo titolo europeo (il terzo è arrivato nel 2020) e le World Cup Finals entrando di diritto nella storia della vela azzurra”.

Foto: Sailing Energy/World Sailing

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