Una disciplina in grande crescita in Europa per la sua semplicità e lo spirito di squadra, non ancora diffusa in Italia ma che lo scorso week end ha fatto il suo esordio nelle acque di Anzio grazie all’ospitalità del Circolo Canottieri Tevere Remo.Timonieri del calibro di Jacopo Pasini, Edoardo Mancinelli Scotti, Antonio Sodo Migliori e Furio Monaco, velisti come Paola Proto Papa, Saverio Ramirez e Pietro Fiammenghi questi alcuni nomi dei partecipanti alla prima edizione del Team Racing Italiano voluto da Filippo Molinari con la collaborazione del coach ingelese Bruce Hebbert venuto dall’Inghilterra proprio per insegnare i trucchi di questa nuova disciplina.
J80, 420, Sonar, ma anche J22, J24 e Platu 25 queste le barche utilizzabili per il team racing che ha il pregio di creare un vero spirito di squadra in acqua. Infatti il Team Racing è una sfida 2 vs 2, in rappresentanza di due squadre in acqua in cui l’importante non è vincere e nemmeno partecipare, ma semplicemente non arrivare quarti. Per questo motivo occorre pianificare una strategia volta a difendere il compagno di squadra (il team a bordo della seconda imbarcazione in regata) cercando di portare a casa un doppio risultato che sia: 1 e 2 posto, 1 e 3 posto, 2 e 3 posto. Il team che ha un equipaggio che giunge quarto perde la sfida e via così regata dopo regata con eventi che durano massimo 12 minuti. Di seguito il video di illustrazione delle classi ideali per questa disciplina.