Il 27 gennaio 2021 a Losanna si riunirà il direttivo del Comitato olimpico internazionale (Cio) e potrebbe scattare la sospensione del Coni. Il timore è che dopo la Bielorussia, le sanzioni ora tocchino all’Italia. Il motivo? Violazione dell’articolo 27 della Carta Olimpica, ovvero mancato rispetto dell’autonomia. Pomo della discordia è la tanto discussa riforma dello Sport.
L’ex presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha parlato di “occupazione dello sport, non di riforma”. Tutti i comitati nazionali devono essere indipendenti e il Cio teme che sia messa in discussione l’autonomia del Comitato olimpico nazionale italiano. Così come previsto dalla Carta Olimpica, il Coni deve poter essere indipendente dal governo.
Il rischio è che il Cio proceda con una sospensione del Coni e che quindi alle Olimpiadi di Tokyo e alle Olimpiadi invernali Milano 2026 il team italiano gareggi senza tricolore e senza inno nazionale. Ma non si rischia solo la sospensione del Coni. Come segnalato da Spycalcio di Repubblica, il Cio potrebbe anche rinunciare a dare i 900 milioni alle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026.
Nel corso del Consiglio nazionale al Foro Italico, facendo riferimento all’incontro intercorso nei giorni scorsi con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, proprio per parlare della questione relativa alla mancata autonomia del Comitato olimpico nazionale, il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, ha fatto sapere che il presidente del Cio, Thomas Bach, ha inviato una nuova lettera al presidente Conte. Malagò ha sottolineato: “Siamo arrivati in riserva, le promesse sono state disattese e se la situazione non viene risolta non c’è nessuna possibilità di evitare una sanzione da parte del Cio”.
Il presidente del Coni ha quindi spiegato che, nell’attuale situazione, “ci sono solo tre strumenti normativi per risolvere la questione, ovvero la legge di Bilancio, il Milleproroghe o un decreto legge”. Aggiungendo: “Se non evitiamo le sanzioni del Cio scordatevi la credibilità che abbiamo. Questo è un danno di immagine clamoroso che ci trascineremo per generazioni”.
Malagò ha poi ufficializzato la data del Consiglio nazionale elettivo del Coni: 3 maggio 2021. E questa volta la sede non sarà Roma, ma Milano, per la precisione il Tennis Club Alberto Bonacossa. In merito, come riportato dal Corriere dello Sport, il presidente del Coni ha detto: “Volevo dare un segnale e ci ho lavorato a fari spenti. Nel 1946, dopo la fine della guerra, Onesti decise di indire il Consiglio elettivo a Milano portandolo lontano da Roma e dalla politica. A distanza di 75 anni vogliamo rendere omaggio alla storia di Onesti, di Bonacossa e della città di Milano che ha ottenuto i Giochi Olimpici insieme a Cortina dando fiducia al Coni”. Un segnale molto chiaro.
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