Toscana, regione terra del rinascimento, quindi di cultura, ma anche e soprattutto, regione bagnata dal Mar Tirreno, baciata dal vento e quindi scenario magnifico di regate ed eventi sportivi.
La fortuna di una logistica agevolata, la bellezza di un arcipelago incantato, la numerosità di una portualità viva, l’entusiasmo di una rete di circoli velici appassionati: tutto questo è la ricetta della Federazione Italiana Vela che in II zona riesce a coniugare aspetti sportivi ed economici. C’è un oggettivo fermento in Toscana visto che la FIV in questa zona riesce ad organizzare oltre 400 eventi velici l’anno che inevitabilmente incidono sulle economie del territorio. Basti pensare che per il Campionato Italiano di Altura, titolato dalla multienergy EDISON, le previsioni suggeriscono la presenza a Marina di Carrara di oltre 700 atleti che riempiranno le strutture ricettive a fine giugno. Questi i numeri delle oltre 60 imbarcazioni che arriveranno a Carrara, per contendersi il titolo italiano; ma l’obiettivo è avvicinare l’evento record del 2020 a Riva di Traiano con 86 imbarcazioni sulla linea di partenza.
“L’importanza delle relazioni e degli indotti economici territoriali che le grandi manifestazioni FIV sono capaci di generare” afferma Andrea Leonardi, presidente di zona “devono essere un veicolo per tutto il territorio; solo sapendo raccontare nei numeri si genera attenzione da parte delle istituzioni locali e degli sponsor che possono sostenere lo sviluppo del nostro sport”.
Per dare il polso di quanto la Federazione si stia impegnando per dare sempre il massimo a livello internazionale, in Toscana nel 2024 verranno organizzati ben 5 eventi internazionali (4 mondiali ed 1 europeo optimist) che hanno proprio il compito non solo di promuovere la stagione sportiva ma anche e soprattutto lanciare la Toscana come stadio naturale del vento; ma sotto la giurisdizione della II zona, c’è la Toscana, la provincia di La Spezia ma anche l’Umbria e quindi una promozione anche dell’entroterra federale. “Sul lago Trasimeno c’è un impegno spasmodico – continua Leonardi – non solo a crescere squadre agonistiche, ma anche ad organizzare begli eventi che siano di richiamo per il territorio perché la squadra agonistica porta l’evento e l’evento porta turismo destagionalizzato, che con opportuna pianificazione strategica può diventare un turismo consolidato”.
Per non parlare poi di eventi del calibro e della bellezza della 151miglia . L’impegno quindi non è solo a parole ma è sui numeri: per il 2023 sono previsti circa 70/90 eventi internazionali che si uniscono ai già citati 400 eventi regionali che fanno concorrenza a quello che avviene sul Garda che avendo una rete di ospitalità consolidata ha il privilegio di pianificare circa 140 eventi internazionali l’anno.
In occasione della presentazione del Mondiale giovanile 2024 sul Garda la presenza del Ministro del Mare, del Ministro del Turismo e ovviamente del Ministro dello Sport, ha dato un chiaro segnale di attenzione verso la vela, in quanto volano di economia e ricchezza e questo fa ben sperare che la costituzione di una cabina di regia nazionale permetta di potenziare le strutture e le infrastrutture, ma soprattutto che potenzi la visione strategica, evitando episodi come la rinuncia alla America’s Cup World Series di Cagliari che avrebbe dato, con il giusto lustro a Luna Rossa, una spinta incredibile fuori stagione alla Regione Sardegna.
«Aver perso la possibilità di ospitare l’America’s Cup sarà per Cagliari e la Sardegna una grande sconfitta di carattere economico e sportivo della quale non si comprendono le ragioni, ma si avvertono le responsabilità». Così il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Auspicabile è che si generi sempre una crescita misurabile concretamente, organizzando eventi di tale calibro, e che quindi si giunga alla fine ad una sana competizione tra regioni italiane ad ospitare sempre più spesso gli eventi FIV e non solo.