“Un’emozione unica. Solo così posso definire questa mia prima Barcolana da presidente della Società velica di Barcola e Grignano”. Così Vincenzo Spina commenta le sensazioni di questa edizione della Coppa d’Autunno. “Tutta la città si stringe attorno alla Barcolana in un abbraccio che da 43 anni spinge questa manifestazione oltre i confini nazionali. Trieste è la Barcolana e la Barcolana è Trieste. Io non posso che ringraziare la tutta città, le forze dell’ordine che hanno garantito la massima sicurezza sia in mare che a terra, tutti i volontari per la passione, l’impegno e il tempo che dedicano a questo evento. Devo ringraziare anche le migliaia di velisti professionisti e amanti di questo sport che, come me oggi, ogni seconda domenica di ottobre si danno appuntamento nel Golfo di Trieste per vivere assieme una grande avventura e fare della Barcolana una grande festa del mare”.
ESIMIT EUROPA 2, LA PERFEZIONE – Ecco la Barcolana di Esimit Europa 2, il supermaxi europeista di Igor Simcic e dello skipper olimpionico Jochen Schuemann, che conquista il secondo successo consecutivo in una regata-fotocopia dello scorso anno, mancando il record di appena un minuto. Esimit Europa 2 è partito al centro linea prendendo subito una media altissima oltre i 17 nodi di velocità, e ha impiegato solo 18 minuti dalla partenza alla prima boa, facendo praticamente il vuoto alle sue spalle. Mentre il vincitore tagliava il traguardo (con il tempo ufficiale di 58 minuti e 5 secondi), il secondo, Maxi Jena di Mitja Kosmina, virava l’ultima boa davanti al castello di Miramare. All’arrivo il distacco tra primo e secondo è stato di circa 20 minuti. Il vento alla partenza sui 10-15 nodi è andato aumentando fino a superare i 20 nel corso della regata. Solo nella bolina finale è tornato a calare e a farsi più irregolare.
UNA REGATA TECNICA – Dietro all’imprendibile, però, è stata una Barcolana tecnica, appassionante, regata vera in tutti i sensi: almeno una ventina di barche che hanno combattuto per i primi posti, senza esclusione di colpi, tra scelte tattiche, manovre, cambi di vele, strategie. La partenza ha premiato chi ha scelto di tagliare la linea verso il Miramare o a metà allineamento, mentre chi è partito davanti a Barcola ha sofferto per qualche buco di vento più insistito, e tra i favoriti qualcuno ha impiegato parecchio per divincolarsi dall’abbraccio dell’enorme flotta. La battaglia per il terzo posto è stata accesa, ed è stata regata vera, tecnica, ricca di scelte decisive, manovre e cambi di vele. Alla fine l’ha spuntata Shining, l’open ben condotto dall’equipaggio del timoniere croato Zeljko Perovic, che a lungo ha persino impensierito Maxi Jena. All’arrivo Mitja Kosmina ha descritto le difficoltà incontrate nel primo lato, quando la rotazione del vento a sinistra ha favorito chi arrivava dal centro del Golfo, costringendo proprio Maxi Jena a una tattica in qualche modo conservativa, allo scopo di marcare Shining. Per questa barca gloriosa il terzo posto è un successo strepitoso: l’open dalle caratteristiche “ali” sulle fiancate, vinse la ventosissima Barcolana nel 2000 con Roberto Ferrarese al timone, e oggi si è confermato molto a suo agio con il vento forte.
CLASSIFICA INTERNAZIONALE (E POCO TRIESTINA) – Al quarto posto Mobitel-Veliki Viharnik (lo scafo è lo storico Brooksfield, fattosi sloveno di Portorose, e porta un nome che potrebbe essere tradotto come “tempesta perfetta”, a indicare la sua vocazione a dare il massimo con venti forti, sotto le esperte e orgogliose mani di Dusan Puh che non è un velista qualsiasi, ma è olimpionico jugoslavo del windsurf a Los Angeles, 1984), che è riuscito a superare il Farr 80 Idrusa calvi Network di Paolo Montefusco e anche il VOR 70 E1 Pewag di Tos Skrt-Golja. Due numeri velici sloveni, uno europeo (quello di Esimit Europa 2 è una barca europea a tutti gli effetti, e batte il guidone dello Yacht Club di Monaco) e uno croato ai primi quattro posti, e il primo italiano è proprio il leccese Paolo Montefusco, quinto. Per trovarne un altro si arriva al settimo, che è Ourdream Fata Assicurazioni con lo spezzino Roberto Zambelli al timone della barca bresciana, e all’ottavo con l’altro Farr 80 Campione del Garda timonato dall’inossidabile Mauro Pelaschier con a fianco Alberto Leghissa. La top ten sul traguardo è completata da Red Carpet timonato dal triestino Stefano Cherin, e dal sorprendente Moonshine del pesarese Edoardo Ziccarelli, vincitore della sua classe “0”.
Una Barcolana molto internazionale, quindi, soprattutto nei quartieri alti della classifica. E poco triestina. Stavolta infatti i grandi protagonisti della vela locale hanno dovuto rincorrere. A parte i velisti locali a bordo di Esimit Europa (oltre al timoniere goriziano Alberto Bolzan, il friulano Stefano Rizzi, e i triestini Stefano Spangaro e Nicola Pilastro), troviamo Mauro Pelaschier (che è di Monfalcone) all’8° con Campione del Garda, il triestino Stefano Cherin al timone di Red Carpet al 9° posto, il triestino Gabriele Benussi 12° alla barra di Aniene Estel secondo in categoria “0” e Mattia Pressich, che fu due volte mondiale Optimist, 17° al traguardo sull’inossidabile Brava, glorioso level class che fu dell’indimenticato Pasquale Landolfi.
Senza dubbio il vento forte ha favorito gli scafi più grandi anche se più pesanti: i primi 9 in classifica sono della categoria Supermaxi. Altri grandi protagonisti Wild Joe, undicesimo assoluto e primo della categoria Maxi, il Supermaxi da crociera Southern Star dell’imprenditore dell’acciaio Luigi Cimolai (al timone oggi in Barcolana), tredicesimo assoluto, e Tutti per AISM, il GP42 di Cesare Bressan con l’ex olimpico di Tornado, Edoardo Bianchi, quattordicesimo e primo nella classe 1. Il duello tra i due Vismara 62 è stato vinto da B2 con Lorenzo Bodini (22°), sul gemello Salinigi di Paolo Andreani (30°). Grande regata anche per le Stelle Olimpiche con l’Arya 415 di Larissa Nevierov, ventisettesime sul traguardo e quinte in classe 1. Vincitore della classe 2 si conferma anche quest’anno Sayonara Olympic Sails Latte Carso, il Millennium 40 del muggesano Roberto Bertocchi, giunto sul traguardo al 31° posto, appena avanti al grande maxi oceanico con bandiera svedese, Susanne of Stockolm, che aveva a bordo, oltre a numerosi imprenditori, il presidente di Assicurazioni Generali, Gabriele Galateri di Genola.
Non era invece il vento giusto per le due gemelle Tuttatrieste. La migliore è stata Tuttatrieste 1 Esse Costruzioni Sikkens Rimaco, con Roberto Distefano, giunta sul traguardo al 18° posto, mentre Tuttatrieste 2 Fratelli Franchini di Marco Franchini con Furio Benussi ha concluso al 20° posto, pagando errori e sfortuna dopo un ottimo primo lato grazie al quale era transitata al settimo posto sulla prima boa. Per concludere l’esame dei primi 50 posti della classifica, da segnalare anche il 42° posto del maxi Navigare di Francesco Illy, il primogenito di Anna ed Ernesto Illy, anche lui – come tutta la famiglia – con il gene della passione per la vela, seguito al 43° da Margherita Jackpot Sailing Team di Roberto Mazzuccato, vincitore della classe 4. 150.o posto assoluto per il viceministro alle Infrastrutture Castelli su Luna Per te: a bordo anche l’assessore regionale al Turismo del FVG Federica Seganti e numerosi esponenti della Lega Nord.
I PRIMI DI CATEGORIA:
Categoria SuperMaxi: Esimit Europa 2 – Igor Simcic / Jochen Schuemann – y.c. Monaco
Categoria Maxi: Wild Joe – Marton Jozsa
Categoria 0: MoonShine – Edoardo Zicarelli – Lni Pesaro
Categoria 1: Tutti per Aism – Cesare Bressani /Antonella Ferrari – Società velica di Barcola e Grignano
Categoria 2: Sayonara – Roberto Bertocchi – Circolo della vela di Muggia
Categoria 3: w Madeline – Gilberto Cattarini – Società velica Oscar Cosulich
Categoria 4: Margherita Jackpot – Roberto Mazzuccato – Il Portodimare asd
Categoria 5: Mummy one Emk Group – Alessandro Alberti – Società velica Oscar Cosulich
Categoria 6: Code 7 Marine – Goran Ivankovic
Categoria 7: Perun – Tomaz Virnik jr. – Jadralni klub Lubljiana
Categoria 8: Maria Adele – Eugenio Maria Bischi – cdv Vela Alto Adriatico
Categoria 9: Ileus IV – Alessandro Luzzati – sv Desenzano
IGOR SIMCIC (ARMATORE ESIMIT EUROPA): OTTIMA PROVA, MA AVREI VOLUTO AVRE PIU’ VENTOSeconda vittoria consecutiva in Barcolana per l’armatore di Esimit Europa 2 Igor Simcic che si complimenta con l’equipaggio per l’ottima prova, ma avrebbe voluto nel vento un alleato in più per battere il record fatto segnare lo scorso anno. “La regata è stata condotta in modo eccezionale da Alberto Bolzan e Jochen Schuemann. Ci aspettavamo bora più forte all’inizio, soprattutto nel primo lato, abbiamo sviluppato 22 nodi di velocità quando potevamo arrivare a 25 con poco vento in più e battere il record, ma siamo felici comunque di un’ottima prestazione (58’05 il tempo di percorrenza). Si tratta della seconda vittoria consecutiva alla Barcolana, un risultato che dimostra la bontà del nostro progetto europeo che ci ha permesso di ospitare in questi giorni a Trieste anche un folto gruppo di rappresentanti dell’Europarlamento”.
JOCHEN SCHUMANN, TATTICO DI ESIMIT EUROPA 2: E’ UN’EMOZIONE STUPENDA – Il tattico di Esimit Europa 2 Jochen Schumann si butta nell’abbraccio della folla assiepata sulle Rive per applaudire il suo successo alla 43^ Barcolana. “Era la prima volta che partecipavo alla Barcolana, mentre a Trieste ho già regatato in passato. Me l’avevano detto che la Barcolana era una cosa unica, ed è stato fantastico – commenta Schumann – incredibile trovarsi sulla linea di partenza con altre 2000 barche. E’ stato splendido girarsi verso la flotta alle nostre spalle e vedere centinaia di spinnaker colorati sul mare con alle spalle la città, le colline dietro e le Alpi sullo sfondo dall’altra parte. Bellissimo regatare con questo panorama attorno. Quanto alla gara, abbiamo fatto un’ottima partenza e sfruttato l’esperienza dei velisti locali, siamo anche andati vicini al record, mancato solo per un paio di minuti. Serviva solo un po’ di vento in più, ma siamo comunque soddisfatti”.