E’ proprio il caso di dirlo: si tratta sempre di più di una questione di “foiling”. La 36esima edizione dell’America Cup lo ha dimostrato. Ed ecco che si guarda al futuro con l’obiettivo di coniugare le novità della tecnologia con l’attenzione all’ambiente. Si sta così pensando a un monoscafo volante ed elettrico.
A lavorare in questa direzione è una start up della Silicon Valley, Navier, che sta sviluppando una tecnologia per aumentare l’efficienza delle piccole imbarcazioni a motore del 90%, garantendo allo stesso tempo zero emissioni e un’esperienza di guida di gran lunga superiore. Navier punta a reinventare la barca così come la si conosce e a definire il futuro del trasporto via acqua.
Il team è guidato da due ingegneri del Mit – tra l’altro diportisti con esperienza in robot oceanici, controlli di combattimento aerospaziale e sistemi autonomi – e opera in collaborazione con esperti di fama mondiale coinvolti nello sviluppo delle imbarcazioni foil dell’America’s Cup.
Il primo prodotto di questa start up si chiama Navier 27, un motoscafo volante di 27 piedi in grado di raggiungere un’autonomia di oltre 75 miglia nautiche, il tutto a propulsione elettrica, con funzioni di autonomia eccezionalmente avanzate. Le lamine sono in grado di garantire una corsa fluida e la minima superficie bagnata riduce la resistenza, risultando molto efficiente.
Le caratteristiche high-tech di questo monoscafo volante ed elettrico includono un autopilota altamente avanzato in grado di controllare sia la velocità che la rotta, un sistema di controllo del foil di livello aerospaziale e una tecnologia di attracco assistito. Il Navier 27 vola su foil che nel design sono simili alle imbarcazioni protagoniste dell’America’s Cup 2021.
Co-fondatore e ceo della start up Navier è Samprit Bhatacharyya. Obiettivo della start up della Silicon Valley è progettare e costruire motoscafi foiling a propulsione elettrica, inizialmente solo per il mercato ricreativo. Con una vasta esperienza nella tecnologia oceanica e una precedente esperienza come ingegnere aerospaziale nella costruzione di sistemi di controllo di combattimento presso la Nasa, Samprit porta a Navier un impressionante patrimonio di conoscenze.
L’altro co-fondatore e cto di Navier è Reo Baird, che ha una vasta esperienza professionale nel settore marittimo ed è un navigatore. La sua esperienza e conoscenza dei sistemi autonomi avanzati giocherà un ruolo chiave nella progettazione del Navier 27.