ISAF/FIV

YC Marina di Loano, secondo il suo commodoro nasce per competere

In occasione dell’apertura nel nuovo Yacht Club Marina di Loano, il porto del ponente ligure di proprietà di Fondiaria Sai, SailBiz ha fatto qualche domanda al suo Commodoro, nonché direttore generale, Giorgio Benussi, per capire come si inquadra questa iniziativa. Benussi avrà mansioni operative, pertanto racconta a SailBiz di come questa avventura stia partendo e soprattutto come si connoterà nel suo futuro agonistico. Del resto, come lui stesso ha dichiarato, cosa attendersi da un agonista nato?

SB: Giorgio Benussi grande velista con grande esperienza internazionale in questo settore, come ti ritrovi nella nuova veste di manager?

GB: Nel corso della mia carriera sportiva ho affiancato spesso il ruolo di manager a quello di puro velista; questo mi ha concesso di entrare nel dettaglio degli aspetti gestionali ed organizzativi non solo dei team ma anche degli enti organizzatori, degli yacht club ospitanti le regate e degli sponsor. Oggi è solo cambiato punto di osservazione ma i problemi da risolvere e gli interlocutori sono gli stessi. Posso dunque dire di trovarmi a mio agio anche in questa veste.

SB: Quale sarà la strategia di diffusione dell’immagine dello Yacht Club?
GB:
Lo Yacht Club Marina di Loano rappresenta un’eccellenza in termini di struttura per come è stato ideato e realizzato. Ha già pertanto una sua immagine forte che colpisce chiunque l’abbia già visitato, quindi da un certo punto di vista si comunica da solo.  D’altra parte Il progetto di interior design del Club è stato realizzato dagli architetti Guido Spadolini  (Spadolini & Architetti di Firenze) e d Massimiliano e Roberto Morlacci (MRM Architetti Associati di Firenze). La strategia per diffondere l’immagine del Club parte proprio da questa base molto forte per poi spaziare verso il suo naturale epilogo che è quello di utilizzare lo sport come strumento di comunicazione e di visibilità. Crediamo ai fatti piuttosto che della parole. Abbiamo riunito intorno a questo progetto un team forte, motivato e di grande esperienza, persone che comunicano di per se professionalità, qualità e valore: uno per tutti e per non far torto a nessun, Carlo Borlenghi che è il nostro fotografo di riferimento. Sosteniamo inoltre l’attività agonistica di Giulia Conti e Giovanna Micol impegnate quest’anno nella grande sfida di Londra 2012 e quella di Simone Ferrarese e del suo team che partecipano, unici italiani, al World Match Racing Tour, circuito internazionale di match race che riunisce i migliori specialisti del mondo e ha una grande visibilità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SB: Oltre alla vela quali iniziative pensate di realizzare nell’anno per il settore motore?
GB:
La vocazione velica dello YCML nasce da molto lontano grazie alla storia della squadra che lo guida: in questo campo ci viene tutto facile e immediato. Ciò non toglie che stiamo guardando con interesse anche a tutti i settori della nautica, nessuno escluso. abbiamo già iniziato ad esplorare gli ambiti della pesca sportiva e il motore. Per quanto concerne quest’ultimo, approcciamo la materia già a Maggio con un evento dedicato al Cantiere Sciallino, eccellenza locale rinomata nel Mondo per i suoi gozzi da pesca.

SB: Pensi che la sinergia con il Marina vi darà delle opportunità di  sviluppo degli eventi dello YC?
GB:
Questo è uno dei punti di forza della Marina di Loano. Una squadra compatta, composta da Marina, Yacht Club e Cantiere – se è vero come è vero che Alberto Amico è uno dei Soci Fondatori dello YCML- rappresenta un fatto raro ed importante nel nostro settore.  Questo ci permette di presentarci verso i nostri interlocutori, siano essi utenti del porto, clienti del cantiere e soci del club o tutte e tre le cose insieme, come una compagine unica, affiatata ed estremamente professionale rispetto alle specifiche competenze. Questo tipo di approccio ci permette di lavorare all’organizzazione di eventi in modo molto efficace: un solo riferimento verso l’esterno e un importante gioco di squadra nel back office.  

SB: Avete un obiettivo minimo per il 2012 in termini di soci iscritti?
GB:
Nel 2012 abbiamo deciso di offrire, agli ospiti del Marina e ad un certo numero di amici, operatori del settore e opinion leader una tessera temporanea a titolo gratuito: ciò consentirà loro, in otto mesi, di metterci alla prova e di capire cosa siamo in capaci di fare in termini di qualità dei servizi erogati, di accoglienza, di relazioni e  di organizzazione di eventi sportivi, sociali e culturali in ambito nautico. Il risultato del nostro lavoro si vedrà nei primi mesi del 2013 con la raccolta delle quote associative: se saremo stati bravi, le soddisfazioni non mancheranno.     

SB: La FIV vi ha scelto per allenare le giovani promesse per Rio; state pensando anche ad una scuola vela?
GB:
La vocazione altamente sportiva del Club; l’interazione con il Circolo Nautico Loano: le felici condizioni meteo della zona; la fiducia delle maggiori cariche della Federazione Italiana Vela; la costante frequentazione del club e la presenza all’interno del Consiglio Direttivo di affermati campioni del nostro sport disposti a mettersi in gioco e trasferire ad altri la loro esperienza; strumenti all’avanguardia e una struttura unica nel suo genere. Questi sono i valori fondanti e il patrimonio dello YCML;  ecco perché qui si allenano i ragazzi della squadra giovanile della FIV,  Simone Ferrarese e il suo team , al suo esordio nel WMCT, Giulia Conti-Giovanna Micol e tanti altri giovani talenti. Con un humus di questo genere e volendo garantire un futuro al club, nasce spontanea l’idea della scuola di vela e di mare: un progetto anche questo da pensare secondo logiche rinnovate e con un occhio di riguardo al rispetto dell’ambiente, allo scambio culturale che si può coltivare fin da giovanissimi tra gli appartenenti a diversi yacht club nel Mondo, allo stile all’etichetta e all’educazione che fanno parte del dna della nostra disciplina.

SB: Ambizioni? Quale sfida ti piacerebbe il tuo YC raggiungesse?
GB:
Quando mi è stato chiesto di lavorare al progetto preliminare dello YCML, ho impostato la mia presentazione nel 2112, anno del centenario del club e ne ho raccontato la storia a ritroso, fino ad oggi, alla sua fondazione. Un esercizio divertente: se sono qui ora a dirigere il club, forse quella storia non è né troppo visionaria né troppo fantasiosa pur proiettando lo YCML tra i più prestigiosi e rinomati sodalizi del Mondo con tutto ciò che comporta. Tra un po’ di anni, forse, ti farò vedere quella presentazione.  Ad ogni buon conto: come fai a chiedere quali ambizioni ha un agonista nato e a quali traguardi punta?  

 

Related Posts