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Addio Madiba, hai colpito il cuore anche degli uomini di mare

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera del Comandante Sarno che in occasione della Coppa America 2007 che si è corsa a Valencia aveva esso in piedi un team sudafricano dal nome inequivocabile per questo paese “Shosholoza”.  Il Comandante Salvatore Sarno, Team Leader di Shosholoza, ha quindi scritto un suo ricordo di Nelson Mandela, che fu per lui di grande ispirazione nella realizzazione della prima sfida africana all’America’s Cup.

Non c’è più. Nelson Rolihlahla Mandela è spirato. Il mondo è con il fiato sospeso, un vero Grande se ne è andato. Me lo immagino di spalle mentre si avvia con la sua caratteristica andatura verso il mondo perfetto che lui ha immaginato, voltandosi ogni tanto con quel suo sorriso enorme, pacato  e contagioso, rassicurandoci di non temere perché quello che lui ha fatto rimane. La sua visione di pace è ormai nella mente e nell’animo di tutti i sudafricani. Ebbi l’onore d’incontrarlo la prima volta nel 1996 a un ricevimento ufficiale a Johannesburg….

Stringendomi la mano si congratulò con me e quando seppe che prestavo gratuitamente la mia opera di consulenza marittima sovrappose l’altra mano a quella che già stringeva dicendo: Grazie, grazie Comandante, questo paese ha bisogno di persone come te! Quando dieci anni dopo mi recai nella sua casa per illustrargli i fini umanitari del Team SHOSHOLOZA, mi disse con voce già stanca: Il Sudafrica non appartiene né ai neri, né ai bianchi o colorati, ma a tutte le genti che ci vivono e lavorano in pace. Lo abbracciai. Sapeva già di questa barca magica che riuniva a bordo ragazzi sudafricani di ogni razza ed estrazione sociale. Si complimentò per aver riunito sullo scafo i colori delle tre etnie del paese. Mi commossi, non trovai il coraggio di dirgli che era stata si una mia idea, ma inspirata da lui, Madiba. Raccomandò a me e all’equipaggio di rimanere umili e dignitosi nelle vittorie, uniti e orgogliosi nelle sconfitte. Si accommiatò da mia moglie Sandra e da me alla maniera zulu, spalla contro spalla: ma si dovette piegare dal suo metroenovanta per raggiungere le nostre piccole spalle. Lo lasciai contento, carico del suo amore per questo paese e col proposito di onorarlo sempre, sui campi di regata e fuori.

Shosholoza,la canzone dei minatori recita: Spingendo e tirando tutti insieme come se fossimo uno.

Addio MADIBA, Shosholoza ti saluta.

Comandante Salvatore Sarno

 


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