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Barcolana Trieste 2021, come seguire l’evento

C’è ancora un giorno di tempo per iscriversi alla Barcolana di Trieste 2021, in programma domenica 10 ottobre. L’evento sarà seguito dalla Rai, main media partner, in diverse forme su tutti i device possibili: tv, radio, web e social.

La Barcolana di Trieste 2021 sarà raccontata da Tg, Rainews24, Gr e Tgr. Domenica 10 ottobre Rai Sport e Rai3, con la voce di Giulio Guazzini, a partire dalle ore 10:00 descriveranno live ogni attimo della grande regata.

Domani, sabato 9 ottobre, “Lineablu” su Rai1 tornerà con la tradizionale puntata “speciale live”, in uno studio all’aperto realizzato per l’occasione, dal quale Donatella Bianchi racconterà con i suoi ospiti il grande spettacolo di Barcolana e il rapporto che lega da sempre uomini e mare senza tralasciare temi di grande respiro come quelli legati all’ecologia. La chiusura di Barcolana 53 sarà proposta, oltre che da Rai Sport, anche da “Agorà week end” che, alle ore 8:00 su Rai3, sarà in diretta da Piazza Unità d’Italia per il “mollate gli ormeggi”.

Raiplay realizzerà diversi servizi da Trieste con Mirko Matteucci. Importante anche il supporto di Radio2. Presente anche la radio in lingua italiana e slovena proposta dalla sede regionale del Friuli Venezia Giulia.

Nel frattempo è stata inaugurata la prima edizione di Barcolana Sea Summit, l’evento interamente dedicato alla sostenibilità del mare e degli ecosistemi acquatici. L’inaugurazione dell’evento è stata l’occasione per parlare della necessità di fare sistema e quindi di programmare azioni comuni e di rigenerazione.

Tramite un video, il ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha raccontato i numerosi progetti in programma che interessano la “restoration” degli ecosistemi acquatici in quanto parte integrante del sistema-Paese in termini di risorse naturali: dalla tutela della biodiversità alla cattura di CO2 attraverso i sistemi idrici, passando per i progetti di decarbonizzazione dei porti fino alla tutela e ripristino della biodiversità di importanti fiumi italiani come il Po. E, ancora, la raccolta ragionata delle acque piovane per andare incontro alle stagioni secche che sempre più spesso si presentano. Per Cingolani, “mare, acqua e fiumi possono diventare strumenti di rilancio di un territorio dissestato dal punto di vista idrogeologico”, e devono essere considerati parte fondamentale dell’agenda dei delegati dell’imminente Cop26 di Glasgow.

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