Gianluca Rocca: hai idea di quanto sia conosciuto il nome Robby Naish come atleta tra i praticanti del windsurf in italia? Per chi ti intervista (classe 71) sei una leggenda vivente
Robbie Nash: Ti sono veramente grato per il complimento. Fa piacere essere riconosciuti per un qualcosa che fai per passione e che ha uninfluenza positiva sulle persone. E poi glItaliani sono veramente degli sportivi appassionati, mi sono sempre stati vicini e mi hanno supportato lungo tutta la mia carriera.
GR: cosa pensi degli spot, dei posti dove fare windsurf in Italia e quali sono i tuoi preferiti?
RN: In tutta onestà non sono stato in moltissimi posti in Italia. Il lago di Garda è senza dubbio un posto fantastico e ci sono stato molte volte negli anni. Sono stato in Sicilia e in Sardegna, fantastiche isole. Altre volte si è trattato di poco tempo in acqua per promozioni girate, magari con poco vento, tuttavia ho dei bei ricordi legati a posti quali Milano Marittima o Sabaudia. Il SUP a Venezia poi
. è stato straordinario, ma in quel caso non cè stata vela.
GR: Quali prospettive di sviluppo e promozione pensi possano essere utili al windsurf che oggi riscontra qualche difficoltà in più, rispetto ad altri sport acquatici?
RN: Il Windsurf rimane sempre uno sport fantastico. Non è però sempre accessibile in termini di condizioni necessarie al raggiungimento di performance di alto livello, su tavola corta e in condizioni di planata. Molti desiderano praticare questo sport e le scuole di windsurf sono piene come sempre. Ma non sono molti coloro che investono nellattrezzatura e se la tengono poi in casa in attesa del vento. Preferiscono viaggiare e recarsi nelle destinazioni di surf più rinomate e noleggiano equipaggiamento sempre nuovo. Per coloro che sono fortunati abbastanza da vivere nelle vicinanze di vento e mare, il windsurf è ancora fantastico. Ma è anche vero che le opzioni alternative oggi sono diverse, come nel caso del kitesurfing. Il kite è più semplice da imparare, si diventa bravi abbastanza rapidamente, lattrezzatura è molto più compatta. E così molti scelgono questa seconda opzione. Si tratta di due discipline entrambe grandissime
. per questo a me vanno bene entrambe fintanto che attirano gente in acqua.
GR: Ti ringrazio e a proposito delle nuove discipline, il KITE SURF e il SUP che stanno riscuotendo un notevole consenso soprattutto in Italia. Quali sono le novità per questi sport?
RN: Come ho già detto sia il KITE sia il SUP sono fantastici sport. Sono stato così fortunato da vivere gli inizi e lo sviluppo di tutti e tre. Personalmente, e professionalmente, possedere tutte e tre le tecniche è stata una benedizione per me. Il Kite possono praticarlo molti e quasi dovunque, non sono necessarie particolari condizioni metereologiche. Con il SUP questo si fa anche più semplice, qualsiasi spiaggia o lago o fiume si presta allo scopo. Lo possono praticare tutti. I grandi atleti usano il SUP per il cross training, persone in età lo praticano per fitness o per socializzare. Dal paddling in famiglia alle più alte competizioni, tutti questi praticanti formano – assieme – il mondo del SUP. E stupefacente.
GR: Conosci lappuntamento BIG BLU, il salone della nautica e del mare di Roma?
RN: Si lo conosco bene, purtroppo non ho ancora avuto il piacere di visitarlo di persona. Sarei veramente lieto ed onorato di poter promuovere il SUP nellambito di questo evento di successo.
GR: Cosa ti senti di dire ai tanti giovani che non hanno stimoli e che potrebbero trovare in questi sport un hobby o un traguardo sportivo?
RN: Ai giovani dico sempre: Seguite i vostri sogni. Credo fermamente che lo sport abbia il potere di cambiare il mondo
. Perché ti dà speranza, motivazione, fiducia in se stessi, amicizia e un senso di scopo, elementi preziosi per i giovani. Gli sport acquatici sono particolarmente potenti. Esser fuori nella natura, scivolare sullacqua prendendo il vento o londa, usare la forza della natura come motore del divertimento è bello e appagante. E allora, afferra la tua tavola e vai
. Aloha vi dice Robby.
Di Gianluca Rocca: Robbie Nash è stato intervistato dagli amici di BIG BLU per SAILBIZ

Gianluca Rocca, autore dell’intervista
