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BMW Sailing Cup World Final. L’Italia è terza

Ad Auckland i padroni di casa battono il team Portogallo (3-0) e si aggiudicano l’edizione 2010. All’equipaggio sostenuto dalla concessionaria
BMW Turbosport Imola va la vittoria nella finale per il terzo posto Auckland (Nuova Zelanda). Il team italiano composto dal giovane timoniere Jacopo Pasini, dai tailer Pietro Corbucci e Manuele Pasotti, dal pitman Cesare Trioschi e dal prodiere Alberto Ricci ha conquistato il terzo posto nella finale mondiale della BMW Sailing Cup, la più importante regata internazionale per amatori giunta alla sua quarta edizione e disputata quest’anno per la
prima volta nell’emisfero australe. Ecco un breve resoconto sulle regate svolte ad Auckland nelle acque dell’Hauraki Gulf.
La cronaca delle regate.
Lunedì 22 marzo si sono disputate le prime quattro regate di flotta sulle dieci previste. Vi partecipano sette team: Germania, Hong Kong, Italia, Malta, Nuova Zelanda, Portogallo, Spagna.
Al termine della giornata l’Italia è seconda dietro ai padroni di casa e davanti al Portogallo. Martedì 23 marzo si corrono altre cinque regate di flotta (la decima viene cancellata a causa del forte vento) e l’Italia difende il suo secondo posto dietro la Nuova Zelanda grazie ai suoi migliori piazzamenti rispetto a Malta. Neozelandesi, italiani e malesi passano in semifinale. Mercoledì 24 marzo. Il quarto finalista è il Portogallo che vince il round robin contro gli altri team usciti perdenti dalle regate di flotta. A questo punto la Nuova Zelanda sceglie di battersi contro Malta e di conseguenza all’Italia tocca il Portogallo, il confronto è al meglio delle tre regate. Si regata con vento a 30 nodi. Il Farr MRX timonato da Jacopo Pasini parte benissimo infliggendo una penalità agli avversari portoghesi, ma dopo aver condotto tutto il primo lato di bolina e la poppa con mezzo lato di vantaggio, alla prima boa di poppa un imprevisto causa la perdita dello spi in mare nell’ammainata. Inutile il tentativo di risolvere l’empasse tagliando drizze e scotte: lo
spi rimane impigliato sotto il bulbo. Il team italiano è costretto a fermarsi per ammainare il fiocco e recuperare lo spi, e infine a ritirarsi per lasciare la vittoria al Portogallo. Al termine della prima regata il comitato interrompe il programma a causa delle condizioni meteo, con vento oltre i 30 nodi.

Giovedì 25 marzo. L’ultima giornata di regate inizia alle 9:15 con gli ultimi match race di semifinale. Il team Portogallo e il team Nuova Zelanda partono dall’1 a zero inflitto nella giornata di mercoledì 24 contro, rispettivamente, gli equipaggi italiano e maltese. La semifinale si conclude con una vittoria a testa per i due team in vantaggio. I neozelandesi si aggiudicano la coppa per la seconda volta consecutiva. La finale fra Nuova Zelanda e Portogallo si disputa nella seconda parte della giornata. Ancora una volta le condizioni meteo risultano impegnative, con un vento di 18 nodi da sud-ovest in
direzione opposta all’onda di marea che produce all’interno del Waitemata Harbour di Auckland un moto ondoso difficile da affrontare.

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