Numeri incoraggianti per la cantieristica nautica, secondo quanto emerso nel corso della convention Satec 2021, nell’ambito della quale si è svolto in teleconferenza il convegno “Nuove Rotte per la Nautica” organizzato da Confindustria Nautica. I dati indicano una crescita oltre il 20% per quattro imprese su 10, il restante 30% indica una crescita del fatturato superiore al 10% e il 24% entro il 10%.
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Presentando i dati sulla cantieristica nautica, l’ufficio studi di Confindustria Nautica ha fatto sapere che il 96% degli intervistati prevede nell’anno nautico in corso, in chiusura a settembre, un aumento di fatturato.
A favorire la crescita del fatturato della cantieristica nautica ci sono sia il buon andamento dell’export, che conferma la leadership del Made in Italy nautico nel mondo, che del mercato nazionale. Secondo quanto reso noto, infatti, le reti di vendita consolidano i risultati del 2020 e il 66% degli intervistati prevede un mercato fondamentalmente stabile. A fronte di questa percentuale, il 34%, sulla base dei numeri odierni, prefigura un calo. Per quanto riguarda infine la componentistica, il 19% prevede una crescita oltre il 20%, il 39% dal 10 al 20%, il 36% entro il 10%. Solo il 3% prefigura una riduzione del fatturato.
Il ritorno delle prenotazioni dei diportisti stranieri, poi, favorisce la riapertura del mercato estero per charter e porti turistici. In base ai dati, per l’anno nautico in corso il settore dei servizi, del charter e dei porti turistici registra un incremento del volume d’affari. In particolare, il 90% delle aziende intervistate indica un aumento del fatturato: il 9% oltre il 20%, il 45% fra il 10 e il 20%, il 36% entro il 10%. Per il 10% è invece finora stabile.
Intervenendo al Convegno “Nuove Rotte per la Nautica” organizzato da Confindustria Nautica nell’ambito della convention Satec 2021, Barbara Amerio, presidente Confindustria Imperia e presidente Assemblea Settore Navi di Confindustria Nautica, ha affermato: “La produzione spinge con ottimi risultati in tutti i comparti. Manteniamo la leadership mondiale per le imbarcazioni oltre i 24 metri da più di 20 anni, oltre il 50% della produzione mondiale è italiana. L’emergenza sanitaria ha fatto scoprire la nautica come momento di libertà, con un ritorno nel 2020 del consumo interno e delle famiglie. A soffrire è stato invece il reparto servizi, charter e noleggio. Quest’anno i presupposti sono buoni, con voli covid-free a riportare la clientela americana. Il turismo nautico ha l’opportunità di puntare su un’unica destinazione come ‘Mediterraneo’, con 46mila km di coste, in cui l’Italia ha la centralità. Un tema strategico in tutte le aziende è quello della sostenibilità ambientale e sociale: in Italia i livelli sono molto buoni, grazie a prodotti tecnologici e innovativi che rispondono a tutti i requisiti. Importanti le attività di Ricerca e Sviluppo, con lo studio di motori elettrici e ibridi”.
E Marco Bucci, sindaco di Genova, ha spiegato: “Abbiamo interesse a far sì che il mondo della nautica da diporto diventi un elemento trainante della ricaduta economica e occupazionale per la nostra città oltre che per il Paese. Ci sono ampi spazi di crescita e vogliamo investire nelle infrastrutture, affinché Genova diventi il polo della nautica non solo del Mediterraneo, ma a livello europeo e mondiale. E’ importante mantenere e sviluppare la cultura nautica e in parallelo della blue economy, che è anche gestione del commercio, delle navi, dei porti, della logistica. Stiamo investendo sul Waterfront di Levante, che diventerà il centro e la capitale della nautica, demolizioni di vecchi edifici, nuovi canali con 400 posti barca in più che daranno ulteriori spazi agli espositori del Salone Nautico. Avremo gli spazi per cantieri navali e aziende di accessori, metteremo in quest’area tutto il meglio che c’è sul mercato, si farà business tutto l’anno. Nel 2023, terminati i lavori, avremo un Salone Nautico straordinario”.