Patrizio Bertelli, ad di Prada e patron di Luna Rossa, nutre una vera e propria passione per gli yacht. Una passione che parte da lontano. Oltre alla moda, infatti, nella vita dell’imprenditore toscano c’è anche un grande amore per le barche. Amore che nel tempo lo ha spinto a collezionare alcune delle più belle e incredibili imbarcazioni. Scopriamone alcune.
Patrizio Bertelli, un amore puro per il mare e la vela
Patrizio Bertelli è conosciuto ai più per essere l’ideatore e il finanziatore del team Luna Rossa Prada Pirelli. Il suo nome è legato alla Coppa America sin dagli Anni 2000, ma la sua passione vera, schietta e sincera per il mare e per le belle barche è iniziata molto tempo prima.
La passione di Patrizio Bertelli per gli yacht si può far risalire ai campionati invernali di Castiglion della Pescaia degli Anni ’80. Con il tempo, l’amore per il mare ha reso l’imprenditore toscano uno dei collezionisti con il maggior numero di barche naviganti d’epoca – e non solo – tra le più belle al mondo.
Negli Anni ’80 il suo amico Renzo Guidi, il famoso 17esimo uomo a bordo di Luna Rossa nella prima partecipazione di Prada alla Coppa America di Auckland, lo ha portato a regatare lungo le meravigliose coste tirreniche, scenario dell’Arcipelago Toscano, a bordo di VISPA un proto-Tuscany. All’epoca il timoniere di riferimento era Vasco Donnini, conosciuto come il “guru” di Bertelli. E proprio Vasco Donnini, progettista e velista vulcanico, può essere considerato colui che ha insegnato a Bertelli ad andare in barca.
Patrizio Bertelli: le regate, gli yacht da collezionare e il Cantiere Navale dell’Argentario
Ancora oggi il noto imprenditore ama partecipare ai Campionati Invernali con il suo VANESSA, spesso al timone con ottimi risultati, in particolar modo all’Argentario, dove risiede il suo cantiere di riferimento: il Cantiere Navale dell’Argentario. L’architetto Federico Nardi, titolare del cantiere, è il consulente privilegiato di Patrizio Bertelli, le cui barche sono rimessate a Porto Santo Stefano. Spesso l’architetto gira per il mondo alla ricerca di qualche bellezza da restaurare per completare la collezione del signor Prada. Ma quali sono gli yacht collezionati da Patrizio Bertelli?
Una delle prime meraviglie della collezione Bertelli è il NYALA, barca lepre per i defender di Coppa America nel 1958, 1962 e 1964. Questa imbarcazione è stata investita da tempeste, è andata contro scogli ed è scampata a un incendio. Nel 1995, acquistata dall’imprenditore aretino, è stata sottoposta a un restauro proprio presso il Cantiere Navale dell’Argentario. Il suo scafo verde acqua è diventato subito un segno distintivo in occasione delle regate alle quali ha partecipato. E’ ancora protagonista nelle regate tra barche 12 metri Sistema Internazionale.
Nella stessa categoria vive sempre competitiva un’altra grande barca di Bertelli, il KOKABOORRA. Questa imbarcazione è stata protagonista nei mondiali di classe a Newport con un equipaggio costituito da tutto il meglio della vela italiana in Coppa America.
Ma a Bertelli non piace solo regatare, veleggiare e vincere, piace anche e soprattutto andare alla ricerca di bellezze da recuperare. È questo il caso di SCUD, anno di nascita 1904. Si tratta di un restauro fortemente voluto da Bertelli su una barca rintracciata dall’architetto Federico Nardi.
I gioielli di famiglia includono anche un cutter aurico, nato in America presso il cantiere Herreshoff, LINNET. L’imbarcazione è arrivata in Italia, dove è stata completamente restaurata, proprio grazie a Federico Nardi. Linnet ha ricominciato a navigare nel 1998, si è piazzata seconda di classe all’Argentario Sailing Week nel 2002 e 2003, ha vinto nel 2017 a Minorca la Copa del Rey Barcos de Epoca e nel 2018 la Panerai Classic Yachts Challenge.
Queste bellezze godono tutte del fatto che nel mondo delle barche d’epoca l’Argentario è un cuore pulsante, soprattutto Porto Santo Stefano. Se l’occhio clinico nell’individuare dei relitti che meritano di tornare allo splendore di un tempo – e che soprattutto meritano cospicui investimenti – è dell’architetto Nardi, il colpo di fulmine nello scegliere la barca giusta dove impegnarsi è tutta dell’imprenditore aretino.
E’ questo il caso della già citata VANESSA. In merito, l’architetto Nardi ha ricordato: “L’imbarcazione disegnata dall’ingegnere Carcano, che tanto amava la formula IOR, è un progetto tutto di Bertelli. L’ha cercata, l’ha trovata, l’ha fatta rinascere. Questa bellissima barca realizzata nel 1975 dal cantiere Gallinari di Anzio, in lamellare di mogano, era ridotta in pessime condizioni. Solamente la sua passione poteva portarla a ben figurare in numerose regate come la ‘REGATES ROYALES CANNES’, prova del Circuito Panerai Classic Yachts Challenge”. Non ultimo, un’ottima performance nella Giraglia del 2019 con al timone il pluri-campione brasiliano Torben Grael.
Altra bellezza che non poteva mancare nella collezione di famiglia è un bellissimo Sangermani del 1971, a cui Bertelli dedica il tempo delle sue vacanze estive: ULISSE. Si tratta di una barca con cui ama girare le isole Eolie per trovare la pace dalle fatiche professionali. Stesso nome, ULISSE, ma di fattezze più avveniristiche, è invece il prototipo in carbonio disegnato da German Frers di 100 piedi. Una barca che al momento soggiorna ai Caraibi e che nell’estate 2021 potrebbe tornare in Mediterraneo, si dice proprio con al timone Bertelli.
Patrizio Bertelli e l’Argentario
Questa passione viscerale del patron di Luna Rossa è tale da dare lavoro a circa 30 persone, molte delle quali proprio dell’Argentario; per non parlare dell’indotto creato con il Cantiere Navale dell’Argentario, bacino di artigiani e mastri d’ascia di valore assoluto, nel momento in cui si occupa dei suoi mezzi. Una passione che secondo molti locali meriterebbe la cittadinanza onoraria del Comune di Monte Argentario e che al momento è stata concessa solo al velista e grandissimo progettista navale statunitense Olin James Stephens, che ha avuto una lunga storia legata alla Coppa America.
La collezione di gioielli del mare certifica l’amore vero per le belle barche nutrito da Patrizio Bertelli, forse più della sua persistenza in Coppa America. Se l’ultima generazione di barche di Coppa non piace a tutti, le imbarcazioni passate in rassegna in questo articolo sono la conferma che l’uomo che arriva dalla profonda toscana ama vivere il mare più di chiunque altro imprenditore italiano.