Marevivo e Banca Agricola Popolare di Ragusa (Bapr) hanno raggiunto un accordo per sostenere progetti e attività a favore della conservazione del patrimonio marino, contro l’inquinamento ambientale, e per dare contributi concreti al territorio, in un’ottica di sviluppo sostenibile. Una partnership che si inserisce in un percorso più ampio che porterà la Banca ad eliminare, dal primo gennaio 2022, la plastica monouso dalla sua sede centrale di Ragusa.
Il primo intervento nella lotta contro l’inquinamento ambientale c’è stato lo scorso 19 giugno con la pulizia della spiaggia di Cammarana (Comune di Vittoria, in provincia di Ragusa) a cura dei dipendenti della Banca e delle loro famiglie. Previsti altri due interventi nei prossimi mesi: la pulizia della spiaggia di Eloro, nel territorio di Noto, e di un litorale di Palermo o Trapani.
Rosalba Giugni, fondatrice e presidente di Marevivo, ha affermato: “Come Marevivo crediamo che un cambiamento reale sia possibile solo attraverso il lavoro congiunto e la collaborazione di tutti. Per questo siamo felici di lavorare insieme ad una società come la Bapr che non solo crede nella nostra missione e nel nostro messaggio di tutela del mare, ma si attiva personalmente per raggiungere degli obiettivi concreti. Da soli non si va da nessuna parte, è solo con il lavoro di squadra che possiamo vincere la partita più importante di tutti: quella della difesa del Pianeta”.
Saverio Continella, direttore generale di Bapr, ha detto: “Questo progetto in collaborazione con Marevivo è un passo fondamentale nel percorso di sostenibilità già tracciato che ci porterà ad impegnarci concretamente sul tema e ad eliminare la plastica monouso nella nostra sede di Viale Europa a partire dal primo gennaio del prossimo anno”.
Conticella ha dunque affermato che con l’evento dello scorso 19 giugno, “abbiamo voluto non solo dare un segnale concreto al nostro territorio, ma anche testimoniare l’attenzione che abbiamo per i temi della sostenibilità, e nello specifico di tutela del patrimonio marino, risorsa fondamentale che abbiamo l’obbligo preciso di proteggere e valorizzare. Lo abbiamo fatto a Cammarana, la bellissima spiaggia all’ombra del promontorio sul quale seicento anni prima di Cristo i Greci fondarono Kamarina. Luogo unico, di grande importanza archeologica e dall’atmosfera non replicabile”.
Foto: Pixabay