(di Alberto Morici) – Antonio Bufalari, legal counsel di Marinedi, un network di Marine presenti nel Mediterraneo con circa 6mila posti barca disponibili, ha illustrato a Sailbiz lo sviluppo del network, ha poi spiegato qual è l’impatto dello stesso sull’economia locale e ha parlato di concessioni demaniali.
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A Sailbiz il legal counsel di Marinedi ha spiegato: “Marinedi non è una rete di imprese, è un gruppo che appartiene alla stessa identità, la Marinedi Srl. I clienti sono i diportisti che vanno a sottoscrivere un contratto di ormeggio in uno dei nostri Marina, facendo sì che il cliente non sia soltanto del singolo Marina, ma sia un cliente del gruppo Marinedi, un diportista del gruppo Marinedi. Questo permette di usufruire di tutta una serie di promozioni che i nostri uffici Comunicazione e Marketing attuano per creare vantaggi di natura economica, ma soprattutto a valenza turistica”. A tal proposito, Bufalari ha spiegato: “Queste promozioni permettono al diportista di creare una rotta nei porti del Marinedi e in ogni porto di usufruire di servizi turistici che gli permettono di visitare il territorio circostante, sia lato mare che lato terra”.
Il legal counsel del Gruppo Marinedi ha quindi sottolineato: “Il porto nasce come gate del territorio, come una piazza del territorio nella quale ci sono tanti operatori con cui vogliamo collaborare. In primis, ci sono le amministrazioni pubbliche. Nel territorio dove sorge un nostro Marina è essenziale instaurare un rapporto proattivo con il Comune, perché da lì parte la promozione territoriale istituzionale, e poi con tutti gli operatori economici. Quello che noi chiediamo è di crescere nell’eccellenza. Ma non vogliamo solo operatori del lusso, noi cerchiamo di far crescere gli operatori locali spiegando qual è l’esigenza nuova che porta il turista diportista”.
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Nello spiegare poi qual è lo stato di salute dell’economia del mare italiana, Bufalari ha detto: “L’economia del mare italiana è un’economia in grande fermento. Noi usciamo da una crisi economica forte, di non presa di coscienza di cosa poteva significare la nautica per l’economia italiana. Gli operatori economici della nautica hanno dimostrato un senso di rinascita pazzesco e oggi il settore lo dimostra. Si vuole scoprire il mare. Chiediamo quindi alla politica che finalmente prenda coscienza, che vada a creare nuove normative che possano ampliare, promuovere e sostenere l’economia del mare”.
Una riflessione infine sulle concessioni demaniali. “Gli strumenti amministrativi ci sono. Abbiamo avuto anche delle riforme, pensiamo ad esempio al decreto Agosto. Sicuramente si deve creare un punto di equilibrio. L’operatore chiede di poter investire in maniera certa. Chiediamo alla politica non solo provvedimenti spot. Chiediamo provvedimenti che non siano attaccabili dal Tar, dall’Unione europea, dall’Antitrust, ma che siano certi perché hanno alla base una completa riforma del settore. Servono regole del gioco certe. Non più riforme unilaterali dei canoni demaniali, non più cartelle pazze, non più nuove imposte. Quando si va a firmare un contratto di concessione che prevede investimenti importanti, bisogna essere certi che si riescano a realizzare e che gli oneri commerciali ed economici su quell’investimento siano certi dall’inizio e che non cambino negli anni. Servono regole certe per poter investire su un patrimonio inestimabile, che è quello delle coste italiane”.
In conclusione, Bufalari ha affermato: “Marinedi ha intenzione di crescere sempre di più nei servizi e nell’eccellenza. Marinedi ha l’ambizione di essere un’eccellenza italiana”.