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America’s Cup: Luna Rossa può trainare l’indotto della vela e della nautica italiana

I ragazzi del Moro di Venezia

Correva l’anno 1992 e la casa della Coppa America era la città americana di San Diego. C’era un team italiano che scaldava i cuori degli appassionati e il simbolo era un leone ruggente, il leone di San Marco. Lo Yacht Club era la Compagnia della Vela di Venezia, il suo armatore era l’amatissimo Raul Gardini e Paul Cayard il condottiero. Ma a bordo c’era gente possente che quel leone lo faceva ruggire. E’ con piacere che abbiamo fatto quattro chiacchiere con uno di quegli uomini che ha fatto parte di un equipaggio da leggenda: Massimo Procopio.

Paul Cayard e Raul Gardini Louis Vuitton Cup 1992

Procopio, oggi esperto di comunicazione del mondo della vela, ha partecipato a ben tre edizioni della Coppa America con Il Moro di Venezia con Alinghiè vincitore Louis Vuitton Cup di San Diego ed è detentore di tre titoli mondiali. 

America’s Cup 2021: La Coppa e gli AC75

Con lui abbiamo parlato di queste imbarcazioni, gli AC75, del formato dell’evento se può diventare un evento sportivo paragonabile per interesse ad eventi del calibro della Formula Uno o Wimbledon 

Il Moro di Venezia

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Gli AC75 mi piacciono molto, così come mi piace il format di regata; se proprio devo dire qualcosa trovo che il percorso sia un pò corto, perché 25minuti di regata sono pochi; il campo potrebbe essere più lungo e poi quello che non mi piace molto sono i confini laterali, perché praticamente non consentono uno sviluppo tattico della regata. Certe volte è come rimbalzare,  come quando giochi con i vecchi biliardini, perché c’è una similitudine per le forme del campo. La 36°America’s Cup è sicuramente un evento molto importante, anche da un punto di vista mediatico, molto seguito grazie anche a questa nuova formula, le nuove barche molto spettacolari. 

https://www.spreaker.com/episode/43184313

Max Procopio – Coppa America Valencia 2007

Per quanto riguarda un’ipotetica classifica di eventi, è difficile dire dove lo metterei, se sopra o sotto la Formula Uno o Wimbledon, perché questi due sono eventi annuali, mentre l’America’s Cup, come sappiamo, si svolge ogni quattro anni e gli Act, che si svolgono durante questi anni, non riescono ad avere lo stesso impatto e quindi a competere con altri eventi come la Formula Uno“.

Luna Rossa 2021: la scelta del doppio timoniere 

“La scelta del doppio timoniere di Luna Rossa rispetto a quella più tradizionale diciamo, con un  solo timoniere, è sicuramente innovativa e molto interessante; ha i suoi punti di forza, sicuramente in partenza; infatti abbiamo visto anche nel corso dell’ultima regata, quella con INEOS, come due timonieri in assetto sono sicuramente migliori. Ricorderete che per un attimo Ben Ainslie è rimasto appeso dietro alle maniglie della randa, perché aveva problemi a muoversi e la barca ha anche fatto uno splash down, poco prima della partenza. 

Per quanto riguarda le mie eventuali preferenze per velisti a bordo, tra derivisti olimpionici oppure marinai più completi e maturi come quelli di Luna Rossa, lascio ai posteri l’ardua sentenza, nel senso che sicuramente anche qui c’è un’impostazione molto diversa, ma come abbiamo visto le differenze sono veramente piccolissime. Diciamo le barche hanno velocità molto simili; nel corso dell’ultima regata abbiamo visto 9 cambi di leadership durante la regata, una regata combattutissima, quindi è difficile da dire oggettivamente se una soluzione è migliore dell’altra. 

Luna Rossa – Coppa America 2021

Luna Rossa 2021: un traino per la vela e la nautica italiana

“E’ sicuramente sempre molto importante la presenza di un team italiano come Luna Rossa, perché  amplifica la visibilità, anche se in parte è indipendente dalle prestazioni della barca italiana, perché comunque c’è sempre stato un grosso interesse, anche in passato, sull’America’s Cup. E’ ovvio poi che un risultato darebbe ancora di più, avrebbe un effetto ancora superiore, dal punto di vista della visibilità e sicuramente dalle scuole di vela in poi tutto il settore se ne avvantaggerebbe. 

Sono sicuro che nella prossima edizione potrebbero esserci più team e questo perché le barche sono state una scoperta; c’erano molte perplessità all’inizio ma è con l’andare avanti delle regate che sì è capito che sono spettacolari e che possono funzionare, perché c’erano dei dubbi all’inizio su questo, quindi sicuramente stanno facendo una bella pubblicità”.

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