E’ stata scelta un’occasione importante, la finale della prima edizione di The Ocean Race Europe a Genova, per mostrare l’Energy Pack di h2boat, l’innovativo sistema che permette a Nykita, barca a vela di 24 piedi, di funzionare a idrogeno.
Barche A Idrogeno? Una Realtà. Come Funziona Il Progetto Di H2boat
Nello specifico, l’innovativo sistema di produzione d’energia dall’idrogeno sarà visibile a bordo di Nykita by h2boat, ormeggiata a Genova, Marina di Porto Antico, dal 16 al 20 giugno, area Calata Falcone e Borsellino, in prossimità della pista del ghiaccio.
La barca a idrogeno non è più un miraggio. Con gli Energy Pack di h2boat, la start up nata da uno spin-off dell’Università di Genova, gli yacht infatti funzionano a idrogeno. Il sistema produce, conserva e poi utilizza l’idrogeno per avere l’elettricità con cui navigare e tenere attivi i sistemi di bordo. Gli unici scarti dell’Energy Pack sono l’ossigeno e l’acqua.
L’idrogeno è l’elemento più semplice e abbondante nell’universo, ma finora il suo utilizzo è stato poco più che sperimentale dal momento che si trova solo legato ad altri elementi e dunque deve essere ricavato. Nykita by h2boat, l’innovativa barca a vela che funziona a idrogeno, rappresenta la prima applicazione pratica della tecnologia sviluppata da h2boat, società legata a Blue Energy Revolution. L’Energy Pack di h2boat è infatti un sistema che utilizza l’idrogeno contenuto nell’acqua e lo ottiene direttamente in barca tramite elettrolisi.
L’Energy Pack è già pronto in cinque formati da 1 a 60 kW e installabile a bordo. E’ realizzato tramite tecnologie esistenti e collaudate, integrate in un unico apparato.
Si tratta di una tecnologia allo stato dell’arte utilizzata in un sistema già oggi applicabile su scala, nello specifico marinizzato, ma che può trovare applicazione in tanti altri ambiti. Ad esempio, una “comunità energetica” in cui un gruppo di case o di condomini produce il proprio idrogeno tramite elettrolizzatore alimentato da pannelli fotovoltaici (o qualsiasi altra fonte rinnovabile, come quella eolica) e poi lo stocca in un unico contenitore di idruri metallici fino al momento di utilizzarlo per produrre corrente quando il sole non c’è.