Il decreto correttivo del codice della nautica da diporto è giunto alla fase finale. E’ stato infatti ottenuto il secondo parere prescritto delle Commissioni parlamentari e ora dovrà essere varato entro il 13 novembre 2020.
Come riportato dall’Adnkronos, il responsabile nazionale delle scuole nautiche Unasca (l’Associazione delle categorie delle Autoscuole e Scuole Nautiche e di quella delle Imprese di Consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto), Tommaso Boccanfuso, ha fatto sapere: “Ringrazio tutti i Commissari di Senato e Camera che hanno accolto diverse nostre osservazioni esposte nelle audizioni”.
Boccanfuso ha quindi sottolineato: “In particolare, è stata ripristinata la possibilità che gli esami per il conseguimento delle patenti nautiche, nel caso di candidati di un numero non inferiore a dieci, si possano svolgere nella sede della scuola nautica. Senza l’intervento delle Commissioni, la soppressione di questa facoltà avrebbe prodotto ulteriori dissesti alle nostre attività, già colpite dalla pandemia”.
Il relatore del provvedimento, il deputato del M5S, Bernardo Marino, si è detto soddisfatto e ha spiegato che il correttivo al Codice introduce misure necessarie per rilanciare il settore e offre nuove opportunità di sviluppo.
Tra le novità, non solo le patenti nautiche, con la possibilità di svolgere gli esami nella sede della scuola nautica in caso di candidati di un numero non inferiore a dieci. Ci sarà infatti anche la possibilità per i cantieri navali di ottenere l’iscrizione nell’Archivio telematico centrale delle unità di propria costruzione tramite l’autocertificazione e il cosiddetto noleggio a cabina.
Sempre secondo quanto riportato dall’Adnkronos, permane però un problema. Si tratta della lunga attesa per l’ottenimento del certificato medico, necessario per conseguire e ricevere la patente nautica, che ad oggi può essere rilasciato solo dagli ambulatori pubblici di medicina legale.
In merito, il presidente di Unasca, Antonio D’Atri, ha affermato: “Prima dell’inizio della stagione estiva abbiamo scritto ai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Sanità chiedendo un provvedimento urgente. Abbiamo chiesto di poter effettuare le visite mediche presso le sedi delle autoscuole/scuole nautiche e degli studi di consulenza per i veicoli e le unità da diporto, così come avviene già per le certificazioni mediche relative alle patenti di guida”.
Un’opportunità già prevista nella riforma del Codice della nautica da diporto, in vigore da febbraio 2018, ma che per essere applicata necessita del decreto del MIT di modifica del relativo regolamento di attuazione.