E’ stato presentato in occasione del Monaco Yacht Show 2021 il progetto B-zero di Baglietto Yacht. Ma in cosa consiste esattamente? Scopriamolo insieme.
Il cantiere Spezzino, Baglietto Yacht, ha deciso di dare vita al progetto green B-zero (“B raised to Zero”) nell’ambito delle fonti energetiche alternative, espressione della visione e dell’impegno concreto di Baglietto per una nautica sostenibile, al quale hanno preso parte partner di rilevanza internazionale. E’ infatti proprio sulla ricerca e sulla sostenibilità che si indirizza la sfida di Baglietto per il futuro. Una nautica sempre più sostenibile e green è l’obiettivo da raggiungere.
Il progetto B-zero di Baglietto Yacht ha come obiettivo primario quello di aumentare l’autonomia elettrica di crociera dell’imbarcazione in modalità zero emissioni e prevede l’integrazione a bordo delle imbarcazioni Baglietto della tecnologia fuel cell a idrogeno su piattaforma ibrida o diesel-electric.
Baglietto Yacht non è solo in questa sfida. Insieme al cantiere Spezzino, capofila del progetto, partecipano infatti sei partner di rilevanza internazionale, tutti con team di progettazione e sviluppo basati in Italia: ARCO FC, BLUENERGY REVOLUTION, ENAPTER, H2BOAT, RINA e SIEMENS ENERGY. Realtà che collaboreranno al fine di produrre entro il 2022 nel cantiere Baglietto un prototipo su scala 1:1 perfettamente funzionante e che potrà essere applicato su imbarcazioni in consegna nel 2025.
Come spiegato, il sistema B-zero prevede l’implementazione di un modulo di produzione di idrogeno che a partire da acqua di mare filtrata e deionizzata produce idrogeno con grado 5.0 di purezza alla pressione max di 35 bar grazie a una sistema di elettrolizzatori di tipo AEM (per una potenza totale di approx. 55 kW). Gli elettrolizzatori sono alimentati primariamente da energia proveniente da fonti rinnovabili (pannelli fotovoltaici) e/o dalla rete elettrica al fine di produrre per quanto possibile idrogeno di tipo “green”. L’idrogeno in pressione prodotto viene immagazzinato in forma solida a bassa pressione e temperatura ambiente all’interno di bombole di idruri metallici (MH storage). Il processo di stoccaggio e di rilascio dell’idrogeno dagli idruri è gestito da un sistema di “thermal management” che consente di riscaldare (durante la scarica) e di raffreddare (durante ricarica) gli idruri metallici. L’energia termica richiesta è ricavata dal calore prodotto dal modulo Fuel Cell di tipo PEM (approx. 185 kW) che usa l’idrogeno come combustibile per la produzione di corrente elettrica a zero emissioni di inquinanti e di rumore. La corrente prodotta è controllata mediante un convertitore DC/DC su un bus centrale in corrente continua 700 V DC del tipo già testato sugli yacht dotati di tecnologia ibrida del cantiere Baglietto. Sullo stesso bus in parallelo alla Fuel Cell è collegato un set di batterie agli ioni di litio con il compito di assorbire picchi e brusche variazioni di carico della domanda energetica lato utilizzatore.
Il prototipo verrà utilizzato per sviluppare le procedure di funzionamento a bordo, per ottimizzare gli aspetti tecnici e ottenere le opportune certificazioni navali necessarie per poter usare il sistema a bordo ed effettuare la ricarica di idrogeno nei serbatoi in autonomia e/o da fonte esterna (supplendo alla carenza di infrastrutture da una parte e/o velocizzando i tempi di rifornimento dall’altra). La sicurezza e il controllo verranno garantiti dall’Ente di Classifica RINA, che seguirà e validerà ogni singola fase di implementazione del processo fino alla certificazione finale del sistema.
Diego Michele Deprati, ceo di Baglietto, ha sottolineato: “Nel 1874 Giulio Verne scrisse: ‘L’acqua sarà un giorno un combustibile. L’idrogeno e l’ossigeno di cui è costituita, utilizzati isolatamente, offriranno una sorgente di calore e di luce inesauribile’. Dopo quasi 150 anni quel momento è arrivato e Baglietto vuole essere protagonista di questo processo. Da sempre il nostro marchio è stato sinonimo di avanguardia, di innovazione tecnologica, di progresso. Sentiamo come un’urgenza la necessità di andare oltre e dare il nostro contributo nei confronti di un tema, quale quello di una nautica che sia finalmente sostenibile e veramente green, che per noi è oggi imprescindibile. A questo fine abbiamo istituito un dipartimento espressamente dedicato allo studio delle nuove tecnologie ecosostenibili, ‘Baglietto Energy’ con il preciso intento di studiare l’implementazione di fonti di energia alternative da applicare alla nautica. Il Progetto ‘B raised to zero’ è al tempo stesso un punto di arrivo importante, ma anche di partenza per la grande sfida del futuro che porterà gradatamente all’eliminazione degli idrocarburi”.