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L’ambiente nella Costituzione italiana, il primo via libera dal Senato

E’ stato compiuto il primo passo per inserire nella Costituzione italiana la tutela dell’ambiente e degli animali. La commissione Affari costituzionali del Senato ha infatti approvato la proposta di modifica dell’articolo 9 presentata dal Movimento 5 Stelle.

In base a questa proposta, all’interno dell’articolo 9 della Costituzione italiana viene inserita la seguente frase: “La Repubblica tutela l’ambiente e l’ecosistema, protegge le biodiversità e gli animali, promuove lo sviluppo sostenibile, anche nell’interesse delle future generazioni”. Come spiegato da una nota dell’associazione ambientalista Marevivo, l’ambiente diviene così un soggetto con veri e propri diritti.

Tramite una nota, Rosalba Giugni per Marevivo, Piergiorgio Benvenuti per Ecoitaliasolidale ed Ennio La Malfa per Accademia Kronos, hanno sottolineato che “partendo dall’esempio avvenuto oltreoceano negli anni 2008-2012 ed esattamente nel Sud America, in Bolivia ed Ecuador, relativamente al problema della conservazione della Natura, le associazioni ambientaliste Accademia Kronos, Ecoitaliasolidale e Marevivo, hanno da tempo proposto di inserire nella Costituzione italiana ‘Il diritto alla tutela della natura, ossia: il diritto alla vita, alla diversità della vita, all’acqua, all’aria pulita, all’equilibrio, al ripristino, a vivere libera dalla contaminazione, alla tutela e alla dignità degli animali’”. Adesso la proposta di inserire all’art.9 della Costituzione italiana l’attenzione all’ambiente e alla tutela degli animali ha ottenuto il via libera dalla commissione Affari Costituzionali del Senato.

Le associazioni ambientaliste hanno quindi evidenziato che “da qualche anno sia in Ecuador che in Bolivia nei primi articoli delle loro Costituzioni è stata aggiunta la frase ‘il diritto alla natura di Esistere…’. L’Italia quindi adottando la modifica anche da noi proposta diventerebbe di fatto la terza nazione al Mondo che dota la propria Costituzione di un articolo in chiara difesa dell’ambiente naturale, consentendo così la nascita di regolamenti più stringenti nell’ottica della difesa del nostro ambiente naturale”.

Giugni, Benvenuti e La Malfa hanno infine aggiunto: “E’ certamente una scelta molto forte che va a scontrarsi con infiniti interessi speculativi o di finto interesse pubblico. Ma dall’analisi degli eventi catastrofici che stiamo vivendo in questi ultimi anni, molti dei quali legati ai cambiamenti climatici e all’esplosione anche di pandemie dovute alla rottura di equilibri biologici relegati in particolari ecosistemi soprattutto forestali, non ci sono più scuse e spazi per vari ‘bizantinismi’ capaci di rinviare a data da destinarsi importanti scelte ecologiste. Certamente oggi è stato il primo passo con il voto favorevole in Commissione, ci vorrà del tempo per il definitivo inserimento nella Carta Costituzionale, dopo il voto in aula fra i due rami del Parlamento, con due approvazioni, ma certamente si sta scrivendo una pagina fondamentale per l’ambiente e per il futuro del nostro Pianeta”.

Foto di homecare119 da Pixabay 

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