Il decreto correttivo del nuovo codice della nautica da diporto 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento aveva ottenuto il via libera da parte del Consiglio dei Ministri n. 72.
Il decreto legislativo 12 novembre 2020, n. 160 – Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 novembre 2017, n. 229, concernente revisione ed integrazione del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, recante codice della nautica da diporto ed attuazione della direttiva 2003/44/CE, a norma dell’articolo 6 della legge 8 luglio 2003, n. 172, in attuazione dell’articolo 1, comma 5, della legge 7 ottobre 2015, n. 167 – è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore il 22 dicembre 2020.
Il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, ha fatto sapere: “L’iter di questo provvedimento è stato veramente faticoso, ma la determinazione e la costante presenza della nostra Associazione ha consentito di portarlo a termine anche in un frangente così complicato. Voglio ringraziare, in particolare, i relatori parlamentari del provvedimento, il Sen. Agostino Santillo e l’On. Bernardo Marino, particolarmente attenti alle istanze del mondo dell’impresa e dell’utenza che abbiamo rappresentato. Ora è necessario procedere al più presto ai provvedimenti di attuazione, per i quali auspichiamo la medesima capacità di ascolto”.
Nel riportare la notizia della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto correttivo del nuovo codice della nautica da diporto 2020, Confindustria Nautica ha sottolineato che il decreto correttivo “contiene interventi su 31 articoli e consente di completare l’intervento di razionalizzazione e di semplificazione amministrativa, per favorire utenti e imprese in una logica di competitività internazionale della bandiera italiana”.
E ha evidenziato che “è prevista la validità della licenza provvisoria anche per rilascio del ruolino di equipaggio e della licenza per l’apparato ricetrasmittente di bordo, per tagliare le lungaggini che fanno preferire le bandiere britannica, maltese e olandese per le unità medio-grandi, la revisione delle dotazioni di sicurezza nel caso di navigazione limitata all’area di ricerca e soccorso nazionale, la possibilità di effettuare le visite mediche direttamente presso le scuole patenti, una normativa nazionale unica per noleggio e locazione di natanti, l’introduzione nei Piano regolatori dei porti mercantili di strutture demaniali da destinarsi al ricovero a secco di imbarcazioni e di natanti da diporto”.
Secondo quanto riportato, infine, il decreto correttivo del nuovo codice della nautica da diporto 2020 permette di:
- colmare le lacune di aggiornamento dei procedimenti amministrativi, al fine di rendere completamente operativo il sistema telematico del diporto e snellire gli adempimenti;
- consentire al cantiere costruttore di un’unità da diporto, ove per qualsiasi ragione non riesca a concluderne la vendita, di poterla immatricolare a proprio nome, per dare sbocco a un mercato a “km zero”;
- prevedere una disciplina per la navigazione di “droni”;
- introdurre nuove forme di utilizzo commerciale delle unità da diporto, in linea con le raccomandazioni espresse dal Consiglio di Stato, per dare supporto alla dinamicità del settore;
- prevedere sanzioni per l’esercizio abusivo dell’attività di scuola nautica;
- correggere la disciplina delle patenti nautiche, con finalità di inclusione sociale delle persone diversamente abili e degli anziani;
- introdurre un’anzianità di almeno tre anni di patente nautica per il comando di unità da diporto in attività di noleggio occasionale, al fine di garantire maggiore sicurezza;
- l’istituzione dell’archivio nazionale dei prodotti delle unità da diporto, al fine di contrastare l’immissione sul mercato di prodotti fraudolenti che provochino incidenti o infortuni.