La Prada Cup 2021 sta per iniziare ed è tutto pronto per le sfide dei team in gara. Dal 15 gennaio al 22 febbraio i riflettori saranno puntati su Auckland. Quale sarà il team che affronterà il Defender nel match finale della 36esima America’s Cup in programma dal 6 al 21 marzo?
La partita è tutta da giocare e c’è grande attesa per le regate. Anzi, è il caso di dire che c’è grande attesa per lo spettacolo che verrà offerto dagli AC75 in azione. Queste incredibili imbarcazioni per molti hanno segnato un cambio di passo nel mondo della vela e ne rappresentano il futuro. Nel corso della conferenza stampa di apertura della Prada Cup 2021, il ceo di Prada, Patrizio Bertelli, collegato dalla sua casa in Toscana, ha parlato di “barche straordinarie”.
I team della Prada Cup 2021 sapranno stupire? Ecco in merito il commento rilasciato a Sailbiz da Fabio Pozzo, giornalista de La Stampa, ideatore e curatore del canale web “Mare” del quotidiano: “Penso che l’America’s Cup, a cominciare dalla Prada Cup, prometta lo spettacolo che tutti noi ci aspettiamo. In verità, credo che l’America’s Cup in genere sia sempre un evento che appassiona tutti coloro che seguono la vela (e non solo). Perché è un grande show con più chiavi di lettura: anzitutto sportivo, in acqua, ma è molto interessante e appassionante anche ciò che accade a terra. Parlo dei colpi di genio nello sviluppo delle barche, nei tiri mancini tra team, nelle liti e nelle battaglie legali all’ultimo cavillo del Protocollo e dei suoi emendamenti. Dunque, dico che l’America’s Cup sia spettacolo a prescindere”.
Pozzo ha quindi sottolineato: “Il valore aggiunto di questa edizione è la novità rappresentata dagli AC75, macchine strabilianti che hanno davvero alzato l’asticella dell’evoluzione tecnologica e che obbligano noi spettatori a doverci abituare ad esse, a doverle capire e – facendo questo – a cercare di apprezzare il meglio che questi monoscafi volanti possono offrire. A cominciare dalla velocità, inedita. Ci vorrà un po’ di tempo, perché anche l’arte di condurle (con l’aiuto dei software, certo: più la macchina è sofisticata e più l’uomo deve cercare ausilio nell’intelligenza artificiale, ahinoi), le regole e la strategia del match-racing (che resta, comunque) sono elementi che si sono adeguati e sono cambiati”.
E ha concluso: “L’unica incognita era rappresentata dal timore che le barche non fossero sullo stesso livello, tanto che avrebbe potuto perderci un po’ lo spettacolo. Abbiamo visto dalle regate di prova che non è e non sarà così. Dunque, vale la pena di vedere che accadrà ad Auckland. Unico mio rammarico: non conoscere alcuni degli aspetti che non si vedono e che sono tenuti segreti dai team in gara”.
America’s Cup: Risultati, Resoconti E Curiosità
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