Emirates Team New Zealand (ETNZ), il team che ha vinto la 36°edizione dell’America’s Cup correndo nelle acque di casa di Auckland per il Royal New Zealand Yacht Squadron (RNZYS) e il governo neozelandese, hanno concluso il periodo di trattativa in esclusiva sulle modalità di finanziamento della 37° edizione dell’America’s Cup (AC37). Durante il periodo di negoziazione esclusivo di tre mesi i protagonisti della trattativa non sono stati in grado di raggiungere ad una soluzione economica in grado di soddisfare tutte le parti, il team, la comunità locale e il Governo. A questo punto Emirates Team New Zealand avvierà trattative con altre nazioni per esaminare le opzioni relative all’hosting della prossima edizione.
GRANT DALTON, CEO EMIRATES TEAM NEW ZEALAND
“In ogni caso, la fine del periodo di negoziazione esclusiva non elimina tutte le possibilità che l’evento o un evento venga ospitato in Nuova Zelanda. Se le risorse consentiranno un evento in Nuova Zelanda, rimarremo aperti a questa possibilità. Ma dobbiamo esplorare altre opportunità per assicurarci di poter mettere in piedi un’altra difesa di successo. Non importa dove saremo nel mondo, saremo sempre il Team New Zealand. La nostra priorità è sempre stata quella di mantenere e difendere con successo l’America’s Cup. Certamente vogliamo verificare la possibilità di organizzare una regata ad Auckland“, queste le parole del CEO di ETNZ Grant Dalton.
AARON YOUNG, COMMODORO RNZYS
Il Commodoro dell’RNZYS Aaron Young ha dichiarato: “Anche se rimaniamo fiduciosi che la Coppa possa rimanere in Nuova Zelanda, sarebbe prudente esplorare ora anche altre opzioni, con l’obiettivo principale di garantire che il trofeo della Coppa America possa essere opportunamente difeso e quindi restare esposto nella bacheca dei trofei del club. Pertanto, comprendiamo anche la necessità di contribuire a garantire la vitalità di Emirates Team New Zealand. Sarebbe un risultato senza precedenti vincere l’America’s Cup 3 volte di seguito e portare la coppa all’estero potrebbe offrire la migliore possibilità per noi di farlo. Ieri sera, durante una riunione, ai membri è stata presentata questa opzione e credo che generalmente si sia capito che ciò potrebbe essere necessario”.
In realtà, a valle di questo comunicato, sembra di capire che le sirene inglesi di Sir INEOS (Ratcliff) siano molto interessanti. Quindi non è da escludere che finalmente il trofeo più antico dello sport possa tornare laddove è stato creato, ma il motivo di tale ritorno non è sportivo, bensì economico.
Vedremo l’evoluzione: il 17 settembre sembra una data entro la quale capiremo i risultati di questa negoziazione.