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Asta Perini Navi, ecco i gruppi interessati

Asta in vista per Perini Navi, il cantiere di Viareggio dichiarato fallito lo scorso 29 gennaio dal Tribunale di Lucca. A pesare debiti per 100 milioni di euro. E intanto diversi gruppi hanno manifestato interesse. Vediamo quali.

I cantieri Ferretti e Sanlorenzo avevano già manifestato interesse per il cantiere Perini Navi. Adesso si sono fatti avanti anche il gruppo The Italian Sea e Palumbo Superyachts.

Proprio in vista dell’asta fallimentare di Perini Navi, The Italian Sea Group (Tisg), il gruppo di Giovanni Costantino con sede a Marina di Carrara, ha dato mandato ai propri consulenti di verificare contenuti, tempi e modalità di partecipazione. Secondo quanto reso noto, The Italian Sea Group “si pone l’obiettivo di valutare attentamente e verificare, una volta identificati i cespiti che verranno appresi all’attivo fallimentare, se esistano i presupposti e le condizioni per prendere parte alla eventuale procedura di asta competitiva”. Spiegando che, “Tisg ritiene che mantenere in Italia uno storico brand – protagonista della vela di lusso a livello mondiale – come ‘Perini Navi’ rappresenti un interesse strategico anche per il nostro Paese”.

Si è mostrato interessato al dossier relativo al cantiere Perini Navi anche Palumbo Superyachts, titolare dei marchi internazionali ISA Yachts, Columbus, Mondomarine, Extra Yachts e Palumbo SY Refit. In base a quanto fatto sapere, “in un’ottica di espansione, iniziata da svariati anni che ha portato alla acquisizione di rilevanti brand, sia cantieri di costruzione che strutture, la Palumbo Superyachts intende verificare se ci siano le condizioni per partecipare alla procedura d’asta e quindi all’acquisizione dell’azienda Perini Navi completa dei marchi e dei siti produttivi di Viareggio e di La Spezia”.

L’asta fallimentare di Perini Navi sembra essere prevista in estate, nel mese di luglio. Come specificato da Toscana24 – Il Sole 24 Ore, l’obiettivo ora è “comprimere il più possibile l’esercizio provvisorio che è stato disposto dalla sezione fallimentare”. In base proprio a quanto risulta a Toscana24 – Il Sole 24 Ore, l’asta di Perini Navi sarà divisa in due lotti: “un lotto comprenderà il marchio, i dipendenti, il cantiere di Viareggio e quello della Spezia dedicato al refit; l’altro lotto comprenderà il cantiere turco, per il quale, anche durante la lunga fase dell’agonia di Perini, nessun operatore aveva manifestato interesse”.

Sempre secondo quanto sottolineato da Toscana24 – Il Sole 24 Ore, il curatore fallimentare, Franco Della Santa, avrà nel frattempo la possibilità di “valutare l’assegnazione di alcune delle barche in costruzione ad altri cantieri navali”, senza però “intaccare il patrimonio aziendale”. Non sarà invece possibile revocare i pagamenti pari a 1,1 milioni di euro a quattro creditori che nelle settimane scorse avevano presentato istanza di fallimento, in quanto sono arrivati da soggetti terzi.

La storia dei cantieri Perini Navi nasce nel 1983 a Viareggio, quando – come riportato sul sito web del cantiere – “Fabio Perini varò un prototipo di yacht a vela con ampi spazi abitativi che poteva essere navigato con un equipaggio ridotto”. Perini Navi ha poi ampliato le sue attività acquisendo il cantiere Picchiotti di La Spezia e il cantiere Yildiz a Tuzla, Istanbul. Nel 2017, il cantiere Perini Navi è poi passato alla famiglia Tabacchi e al manager Lamberto Tacoli.

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