Ci siamo. Per Perini Navi il 22 dicembre 2021 sarà il giorno in cui si svolgerà la terza asta. Le precedenti due aste, quella del 30 luglio (base d’asta 62,5 milioni) e quella del 30 settembre (base d’asta 56,250 milioni), sono andate deserte poiché il prezzo fissato era stato ritenuto troppo elevato. Cosa accadrà adesso?
Innanzitutto, partiamo dai gruppi che hanno presentato un’offerta. Per l’asta di Perini Navi un’offerta è arrivata dalla joint venture Restart spa che unisce Ferretti e Sanlorenzo e l’altra da The Italian Sea Group.
A quanto pare, il curatore fallimentare del tribunale di Lucca ha deciso di partire come base dell’asta per Perini Navi con l’offerta presentata da Ferretti-Sanlorenzo. Si ricorda che l’offerta di The Italian Sea Group era stata resa nota e ammontava a 47 milioni di euro, mentre non era stata comunicata la cifra offerta dalla joint venture paritetica Restart. Quello che si conosce è quanto affermato nel comunicato diffuso, ossia che “l’offerta irrevocabile include un piano industriale volto alla ripartenza produttiva e al rilancio dell’azienda, del marchio e, soprattutto, a garantire crescita e continuità occupazionale per i lavoratori dei due cantieri e rafforzare i rapporti con il territorio”.
Il cantiere Perini Navi è stato dichiarato fallito oramai quasi un anno fa, lo scorso gennaio per l’esattezza. Nei mesi scorsi, oltre a Ferretti-Sanlorenzo e a The Italian Sea Group, anche Palumbo Yachts si era mostrato interessato a rilevare Perini Navi.