La Global Solo Challenge, il giro del mondo in solitaria senza assistenza, partirà da La Coruña, in Spagna, nel settembre 2023. A poco meno di due anni dal via e a distanza di undici mesi dal lancio, sono 37 gli skipper che si sono iscritti all’evento. E l’interesse è tanto.
Come fatto sapere da Marco Nannini, ideatore della Global Solo Challenge, ad oggi sono poco meno di 400 gli skipper che hanno richiesto informazioni sul giro del mondo in solitaria senza assistenza, mentre oltre 350.000 persone hanno visitato il sito web dell’evento. La copertura social su Facebook, Instagram e LinkedIn ha poi raggiunto 2 milioni di visualizzazioni.
Nannini ha quindi fatto una riflessione sul senso della comunità: “Come organizzatore, sento anche un crescente senso di costruzione di una comunità attorno alla Global Solo Challenge. Molte persone si sono fatte avanti e si sono offerte di aiutare senza chiedere nulla in cambio. Abbiamo creato una sezione volontari sul sito. Siamo rimasti sorpresi da quanti stavano solo aspettando di contattarci per aiutare”.
Come ricordato, il via della Global Solo Challenge scatterà a La Coruña, in Spagna, dove si stanno programmando incontri con le autorità galiziane e il prestigioso Real Club Nautico. Incontri che aiuteranno a gettare le basi per un evento che coinvolga il pubblico online e fisicamente. Il giro del mondo in solitaria senza assistenza è aperto a un ampio range di imbarcazioni ed è rivolto “a persone che sono alla ricerca della sfida di una circumnavigazione competitiva, ma nel contesto di un evento ben organizzato, controllato, dai costi abbordabili e che dia massima importanza alla sicurezza dei suoi partecipanti”.
Ma la Global Solo Challenge punta anche a coinvolgere e sensibilizzare i più piccoli. Sul sito dell’evento è infatti stata aggiunta una sezione dedicata proprio ai bambini, con l’obiettivo di far conoscere meglio la vita marina e le sfide che il nostro ambiente deve affrontare. E non solo.
La Global Solo Challenge vuole concentrarsi anche sui benefici ambientali del riutilizzo delle vecchie barche, che contrasta con la difficoltà di riciclare quelle in vetroresina. Come spiegato, “allungare la vita di uno yacht e le sue attrezzature è un modo per ridurre l’uso di nuove risorse. L’impatto della costruzione di un nuovo scafo in composito è particolarmente inquinante. La Global Solo Challenge promuove il riutilizzo delle risorse esistenti che contengono o compensano un impatto negativo sul nostro pianeta dell’evento che grazie al suo formato unico non incoraggia la costruzione di nuove imbarcazioni”.